10 previsioni azzardate per la stagione NBA

10 previsioni azzardate nba
Copertina di Sebastiano Barban

Ah shit, here we go again. Come ogni anno ci troviamo qui, poco prima dell’inizio della prima palla a due del nuovo anno, a buttare giù qualche previsione pazza e azzardata sulla stagione che sta per arrivare.

L’anno scorso abbiamo esagerato, pronosticando gli Utah Jazz alle Finals, ma anche Damian Lillard MVP. In compenso siamo riusciti a pronosticare i Lakers non qualificati ai playoff, l’ottima stagione dei Raptors e per poco non abbiamo indovinato anche Ben Simmons per tutta la stagione ai 76ers.

Viste le gloriose premesse che ci accompagnano non ci resta che lanciarci in altre, ragionatissime, previsioni per la stagione 2022/2023.

Con la prima previsione voglio premiare l’offseason interessantissima che i Pistons ci hanno mostrato. Al draft riescono a portarsi a casa Jaden Ivey, considerato la migliore guardia del draft, e Jalen Duren, considerato, nell’ambiente, un interessantissimo prospetto nel ruolo di centro. Passano pochi mesi e stupiscono tutti un’altra volta perché dimostrano di voler scalare una marcia scambiando Saben Lee e Kelly Olynyk per Bojan Bogdanović rinunciando, probabilmente, al tanking estremo che ci sarà per aggiudicarsi le prestazioni di Victor Wembanyama.

1. I Detroit Pistons si qualificano per il play-in

La prossima stagione i Pistons si presentano con un roster composto da giovani di indubbio talento ed un mix perfetto di veterani che possono aiutare a farli crescere e maturare sul campo. Un giocatore come Bogdanović si amalgama perfettamente, almeno dal punto di vista offensivo, in una squadra che basa la sua efficacia su di un creatore come Cade, allargando il campo e non permettendo l’aiuto al ferro da parte dell’ala avversaria.

Una migliore apertura del campo, con la fiducia presa da Cade durante gli ultimi mesi di NBA, potrebbe significare facilmente tiri ad alta percentuale sia per lui che per i compagni.

Jaden Ivey, messo al fianco di Cade può contribuire a scaricare la pressione offensiva dalle spalle della prima scelta al draft 2021. A concludere il roster ci saranno giocatori come Saddiq Bey, role player perfetto per la squadra, e il trio composto da Isaiah Stewart, Nerlens Noel e Jalen Duren, tre ottimi rollanti e straordinari atleti che possono facilitare il lavoro dei due esterni dei Pistons.

In un anno in cui i Knicks rimangono un’incertezza e gli Hornets arrivano da un’estate tutt’altro che tranquilla, i Pistons potrebbero configurarsi come outsider per qualificarsi al play-in e lottarsi l’accesso ai playoff.

2. Zion Williamson top 3 nella corsa all’MVP

Dopo 85 partite giocate in 3 anni di NBA e un’intera stagione saltata per un infortunio al piede il 2023 potrà essere l’anno di Zion e il suo ritorno, come ogni cosa che lo accompagna dai tempi dell’high school a questa parte, potrebbe essere esplosivo.

Malgrado tutto il chiacchiericcio sulla sua forma fisica, sulla sua scarsa coesione con il resto del roster e sulla sua propensione agli infortuni io ho deciso di immaginare il suo ritorno nel modo più positivo possibile: Pelicans che si qualificano nei primi 4 posti ad ovest e Zion che conclude la stagione intorno ai 30 di media, in lotta per l’MVP.

È passato ormai tanto tempo, anche se sembra ieri, ma non dimentichiamoci che nella sua ultima stagione giocata Zion ha viaggiato a 27+7+4 con quasi il 65% di True Shooting, cifre a dir poco clamorose per un ragazzo di 20 anni. Oltre ad avere un talento straordinario, Zion si trova in dei Pelicans nuovi e rodati che l’anno scorso hanno fatto sudare i Suns ai playoff. McCollum, Ingram e Zion sono tre bocche da fuoco pazzesche che, offensivamente parlando, sembrano poter stare bene insieme e, malgrado il roster non riesca a compensare a livello difensivo le mancanze delle loro stelle, la squadra della Louisiana si potrebbe rivelare davvero ostica da affrontare in regular season.

Ad unirsi ai tre tenori ci saranno Herbert Jones e Trey Murphy III, entrambi reduci da una fantastica stagione, Jose Alvarado, diventato famoso per le sue rubate sulla rimessa dal fondo e per la sua difesa sulla palla, Valančiūnas che arriva dalla miglior stagione in carriera e altri role player interessanti come Larry Nance Jr o Devonte’ Graham.

Questa previsione è ovviamente molto azzardata, ma sicuramente i Pelicans del prossimo anno sono da tenere d’occhio per eventuali sorprese.

3. Bennedict Mathurin vince il rookie dell’anno

Nell’anno di Banchero, Jaden Ivey e Jabari Smith questa previsione è azzardatissima, ma non sottovalutiamo il talento di Mathurin.

Nel suo ultimo anno ad Arizona l’ala scelta dai Pacers ha chiuso a quasi 18 punti di media, dimostrando di saper fare canestro in ogni modo e questo, in una squadra come i Pacers, potrà essere messo ancora più in risalto.

Giocando al fianco di Haliburton e Buddy Hield, il giocatore uscente da Arizona sarà chiamato a prendersi parte del carico offensivo della squadra sulle spalle potendo, in questo modo, mettere in mostra tutto il suo talento offensivo. Il suo tiro da 3 punti è ottimo ed è traslabile a livello NBA e il suo atletismo e la capacità di correre in contropiede sono indubbie: con un allenatore capace come Carlisle potrebbe davvero farci divertire.

L’anno scorso ci ha anche regalato questo cioccolatino qui:

Vista l’assenza di Chet, Banchero molto probabilmente sarà il principale candidato al premio, ma se dovesse passare qualche mese difficile, il nome di Mathurin potrebbe farsi davvero importante per quanto riguarda il Rookie Of the Year.

4. I Minnesota Timberwolves

In un articolo sulle previsioni azzardate non si possono non citare i Minnesota Timberwolves. Il problema è capire come pronosticarli, perché non riesco a comprendere se sia più azzardato pronosticarli fuori dai playoff, in lotta per il play-in oppure alle Finali di Conference con una run stile Portland 2019. I Timberwolves di per sé sono la bold prediction.

È stato preso Gobert per fare il salto di qualità in regular season, ma allo stesso tempo è stato perso Beverley, che è stato il leader emotivo e difensivo della squadra la scorsa stagione. Le due stelle offensiva sono KAT e Anthony Edwards e su entrambi ci sono grossi dubbi per quanto riguarda la continuità. Al contempo una squadra che può schierare contempo D’Angelo Russell, Anthony Edwards, Karl Anthony Towns e Rudy Gobert come può essere pronosticata fuori dai playoff a cuor leggero?

D’altronde quando hai 4 giocatori nella top 100 di ESPN…

5. De’Aaron Fox all’All Star Game e Kings ai playoff

Fox negli ultimi anni ha avuto un periodo di stagnazione nella sua crescita come giocatore e questo potrebbe essere l’ultimo anno per riuscire a fare il vero e proprio salto di qualità, se ne ha le capacità. In questo articolo gli daremo fiducia e quindi lo pronostichiamo convocato all’All Star Game, in un ovest in cui tra le guardie ci sono Dončić, Curry, Booker, Morant, Edwards e chi più ne ha più ne metta. Ho esagerato? Sì. Me ne pento? Assolutamente no. Saliamo tutti sul carro di Fox e andiamo a far esplodere le aree avversarie insieme, come solo Foxant sa fare.

Chiariamoci, Fox ha evidenti limiti che nelle ultime stagioni stanno emergendo in maniera preoccupante, ma il talento è assolutamente indubbio. In un’annata in cui la dirigenza ha cercato di mettere al suo fianco giocatori capaci di allargare il campo e utili come Huerter e Monk si potrebbe, finalmente, trovare la quadra e riuscire a far girare l’attacco stagnante degli ultimi anni per far rendere al meglio l’ex Duke. Al contempo moltissimo dipenderà dalla sua capacità di adattamento che è risultata abbastanza scarsa negli ultimi anni.

Con tutte queste premesse ed un roster che, sulla carta, sembra poter essere interessante, perché non pronosticare anche i Kings ai playoff? Magari sfruttando il passo falso di altre squadre più blasonate.

Probabilmente questa è la Bold Prediction, con la B e la P maiuscole, ma dato che i tifosi Kings non hanno una gioia da svariati secoli mi sembra giusto provare a regalar loro un sogno ad occhi aperti.

6. I Miami Heat fuori dai primi 6 in regular season

Come ogni anno gli Heat saranno, molto probabilmente, una di quelle squadre che non vuoi incontrare ai playoff, ma non sono esattamente campioni di continuità in regular season e quindi, dopo il primo posto dello scorso anno, è tempo di pronosticarli fuori dalla top 6 e di conseguenza al play-in.

Gli anni, per giocatori come Butler e Lowry, avanzano e malgrado Spoelstra sembra riuscire a tirar fuori dal nulla giocatori NBA come fa un mago con i conigli da un cilindro, non va sempre tutto come nei piani. Se Jimmy Butler dovesse faticare a raggiungere le 55-60 partite in stagione, come negli ultimi 3 anni, e se Herro non dovesse ripetere la stagione che gli ha permesso di vincere il 6MOY lo scorso anno sarà ancora più difficile per Spoelstra trovare nuovamente qualcosa di efficace durante la regular season, soprattutto sul lato offensivo del campo.

In un est che negli ultimi anni sta diventando più competitivo rispetto allo scorso decennio, ci sono diverse squadre giovani e agguerrite, pronte a dare tutto per la qualificazione ai playoff e questo, unito alla giusta dose di sfortuna, potrebbe davvero portare i finalisti NBA 2020 a non raggiungere la qualificazione diretta alla post-season.

7. I Golden State Warriors escono al primo turno di playoff

Altra previsione super azzardata visto che i Warriors sono i campioni NBA uscenti. Per loro vale, però, lo stesso discorso degli Heat: le primavere passano inesorabili, Curry va per i 34, Klay e Dray per i 32 e dunque giocatori come Poole, Wiggins e Kuminga dovranno fare un ulteriore cambio di passo per confermare la squadra ai livelli stellari della scorsa stagione.

I Warriors l’anno scorso sono stati bravissimi a sfruttare le opportunità lasciate dagli altri e a cannibalizzare un ovest pieno zeppo di squadre mutilate sia fisicamente (Nuggets, Clippers, Lakers) che emotivamente (Suns), ma quest’anno la musica potrebbe cambiare e l’ovest potrebbe tornare ad essere ad un livello competitivo stellare. I Clippers ritrovano Kawhi e hanno un roster profondissimo, i Nuggets ritrovano Murray che di fianco a Jokić ha dimostrato di essere infermabile, bisogna tenere in conto la fisiologica crescita di squadre come Grizzlies e Mavs e last but not least, la rinascita dei Suns che vorranno riscattarsi dopo la figuraccia rimediata ai playoff dello scorso anno.

Un anno difficile e se qualcosa dovesse andare storto i Warriors potrebbero trovarsi subito davanti ad un primo turno particolarmente complicato che potrebbe mettere fine alla loro ennesima cavalcata verso il titolo.

8. I Boston Celtics escono al primo turno dopo la vicenda Udoka

Altro giro, altra previsione su una finalista dello scorso anno e anche in questo caso una previsione in negativo.

Dopo la sospensione di Udoka che nella scorsa stagione aveva traghettato i Celtics ad una perfetta seconda parte di stagione fino al raggiungimento delle Finals NBA, ora la squadra di Boston si trova a dover affrontare una sfida particolarmente complicata.

Il nuovo allenatore, per quest’anno, sarà Joe Mazzulla, assistant coach dei Celtics dal 2019, ma si troverà in una situazione spinosa dopo che la scorsa stagione sono state alzate le aspettative sulla squadra.

I Celtics si trovano anche con Gallinari, arrivato in estate, con un nuovo infortunio al crociato e con Rob Williams che parte acciaccato per un problema al ginocchio.

L’anno scorso ci han dimostrato di sapersi riprendere da una partenza storta, ma gran parte del merito era dovuto proprio ad Udoka, che era riuscito a mettere su un grandissimo sistema difensivo riuscendo, finalmente, a trovare una chimica di squadra perfetta.

Quest’anno tutto parte in salita e sarà complicato trovare la stessa quadra dello scorso anno.

9. Kyle Kuzma all’All-Star Game

Altra previsione su un partecipante all’All-Star Game, ma questa volta ci spostiamo sulla costa est.

Kuzma, da quando si è accasato nella capitale, sembra aver compiuto un grande passo a livello di maturazione cestistica e questo potrebbe essere l’anno in cui fare il definitivo salto di qualità.

La stagione scorsa, conclusa ad oltre 17 punti di media, potrebbe essere l’antipasto ad una stagione ancora migliore, con più responsabilità e con la possibilità di sfruttare la gravity offensiva di Porziņģis (l’anno scorso i due hanno potuto giocare insieme solo 7 partite).

Giocatori come Butler e Siakam, di indubbio livello, non sempre in regular season hanno giocato a livelli stellari. Kuzma potrebbe sfruttare qualche passo falso per candidarsi fortemente per un posto alla partita di Salt Lake City.

Al di là dell’aspetto tecnico bisogna anche concentrarsi sulle cose serie e la divisa Cherry Blossom proposta dai Wizards per il prossimo anno merita sicuramente una candidatura all’All-Star Game:

10. I 76ers saranno i campioni NBA 2022/2023

Non si può non finire con una previsione azzardata sul titolo NBA. Scartiamo le squadre noiose, come Bucks, Celtics, Warriors, passiamo oltre i Suns e i Clippers, scartiamo anche le squadre che si dimostrano sempre solide, come gli Heat o i Mavericks e andiamo sulla costa est, nella ridente Pennsylvania e portiamo il titolo nella città dell’amore fraterno.

In questo scenario bisogna immaginarsi un ulteriore salto di qualità da parte di Maxey , auspicabile in realtà, un Harden che riprende la forma mancata nelle scorse due stagioni, un Embiid in formato MVP (come al solito d’altronde) e una serie di comprimari, da Harris a Melton a Thybulle che riescono a giocare la stagione perfetta.

L’est, inoltre, quest’anno è parecchio incerto. I Celtics privi di Udoka faranno fatica a confermarsi, i Nets partono indietro per ovvie ragioni e i Bucks negli scorsi anni hanno dimostrato poca lucidità. In questo scenario i 76ers potrebbero emergere, fare finalmente la run playoff perfetta e trovarsi alle Finals per giocarsi il titolo.

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Matteo Berta
Matteo, studente di ingegneria informatica a Torino. Si è innamorato dei Clippers nello stesso modo di tanti altri, vedere Chris Paul che alza il pallone a Blake Griffin a 12 anni era uno spettacolo. Crescendo si è innamorato di Trae Young e delle prospettive di questi Atlanta Hawks.