Come è andata la lottery night

lottery NBA
Copertina di Alessandro Cardona

Nella serata del 17 maggio si è tenuto l’evento più atteso dell’anno per tutte le franchigie che ai playoff non ci sono andate, e ancor più atteso da quelle squadre che non sono nemmeno andate vicino a qualificarsi per i play-in, la lottery. Parliamo di un evento importante per quelle squadre NBA che stanno ricostruendo, e che speravano in una serata fortunata in quella che è una vera e propria estrazione, necessaria per cambiare il proprio futuro.

Tra queste squadre, le più interessate erano sicuramente Rockets, Magic, Pistons e Thunder, con i quattro peggiori record della lega e quindi le probabilità maggiori di avere la numero 1 assoluta in lottery. In realtà i Thunder avrebbero avuto una possibilità leggermente inferiore alle altre 3 di centrare la numero 1, ma grazie alla pick numero 12 ceduta dai Clippers, sommando le probabilità, la situazione prima dell’estrazione in puri termini matematici era alla pari. In sostanza, come è inevitabile in questi casi, qualcuno avrebbe avuto fortuna, qualcun altro no.

Tra le altre squadre in lottery i deludenti Blazers, col sesto peggior record, in cerca di un giocatore interessante per un retooling attorno a Lillard, i Pacers che di fatto hanno tankato da metà stagione in avanti, e Sacramento, che ha fallito per l’ennesima volta l’appuntamento con la postseason. Mentre la scelta dei Lakers è assegnata a NOLA in seguito alla trade Anthony Davis, le restanti squadre o hanno perso ai play-in, o hanno avuto un’annata storta, ma senza un record abbastanza negativo per non dover sperare troppo nella sorte, come capitato a Wizards e Knicks, in lottery con probabilità molto basse.

Il racconto dell’estrazione

Non starò a spiegarvi come funziona l’estrazione delle palline, cosa che è sicuramente molto interessante, ma che esula dai miei scopi. Mi limiterò a riportare i risultati. Le scelte dalla 14 alla seguono l’ordine inverso del record di regular season, senza nessuna sorpresa. Il primo colpo di scena è però Portland alla 7: vuol dire che Sacramento, la numero 7 originaria, è saltata tra le prime 4, uniche scelte veramente effettuate con l’estrazione.

Indiana scende alla 6 e la pick successiva dice molto di cosa potrebbe accadere. Se Sacramento avesse scavalcato tutte le altre o anche solo OKC, sarebbero i Thunder la squadra che dovremmo vedere a quel punto. Ma alla 5 ci sono i Pistons, e questo significa che OKC è sicuramente tra le prime 4, con Sacramento, Houston e Orlando. Alla 4 scelgono i Kings, alla 3 Houston, e quindi per la numero 1 assoluta sarà un gioco a due tra OKC e Orlando, le più deluse nella lottery 2021.

La numero 1 va ai Magic, che scelgono con la prima scelta assoluta per la prima volta dal 2004, anno di Howard. Per i Magic è la quarta volta con la numero 1 assoluta, dopo il back-to-back nel ’92 e ’93, gli anni di Shaq e Penny Hardaway, e dopo ovviamente il 2004. Per OKC è il record di franchigia: i Thunder non hanno mai scelto alla 2, nel 2007 lo fece ancora Seattle.

Vincitori e vinti, e come cambia il draft

Detto di OKC e Orlando vincitori di questo draft, sicuramente anche i Kings saranno contenti di avere la 4, anche se i prospetti migliori sembrano essere i primi 3. In ogni caso il salto dalla 7 alla 4 è di solito costoso con una trade, quindi Sacramento non si può lamentare. Così come non si può lamentare Houston, che benché sia scesa dalla teorica 1 alla 3, sceglie per il secondo anno di fila in top 3, cosa che capita di rado in NBA. I Rockets vorranno sicuramente trovare un giocatore di prospettiva da affiancare a Jalen Green, e potranno farlo senza problemi.

La più delusa è Detroit, che scende alla 5, ma che ha scelto un prospetto generazionale come Cunningham lo scorso anno e che deve dimostrare di saper giocare anche con una mano meno buona. Deluse poi possono essere Indiana e Portland, il cui tanking di fine stagione non ha portato una scelta altissima, anche se in realtà ci sono diversi premi di consolazione.

Non sono stati fortunati nemmeno gli Spurs, che avrebbero avuto bisogno di un’iniezione di talento puro e che invece dovranno accontentarsi di prospetti più rischiosi o con meno potenziale.

Con Orlando alla 1, cambia qualcosa in termini di mock draft?

Secondo gli esperti, praticamente ogni squadra ha Chet Holmgren alla 1, e sembrerebbe non essere la mossa più intelligente passarlo nonostante la convivenza con Wendell Carter Jr. non sia ideale. D’altra parte Orlando ha scelto spesso in passato giocatori interessantissimi dal punto di vista difensivo e di misure fisiche, si vedano Bamba e Isaac, e potrebbe non voler rischiare di puntare sull’ennesimo giocatore che fisicamente ha mezzi interessanti, ma che potrebbe anche infortunarsi per mettere su peso. La scelta di Banchero sarebbe sicuramente più comoda, perché gli fornirebbe anche lo scorer di cui hanno disperato bisogno, e perché potrebbero coprirlo in difesa. Ma anche Jabari Smith è sicuramente un nome che in Florida potrebbe essere interessante.

OKC sceglierà quindi il suo prospetto preferito tra i due che rimarranno, benché Presti abbia detto che non sceglie secondo consensus, magari anche per coprire le carte. I Thunder potrebbero anche pensare di provare ad assaltare la uno se volessero Holmgren a tutti i costi, complice una scorta di scelte pressoché illimitata.

Houston avrà a roster il rimanente del trio al top di questo draft, e sarà con Sacramento che capiremo la direzione della lottery. I Kings andranno su Ivey nonostante i probabili problemi di convivenza con Fox, o preferiranno giocatori più pronti e più adatti come Mathurin e Murray?

Indiana sceglierà di puro upside, andando su una scommessa come Sharpe o AJ Griffin, o andrà su uno tra Mathurin e Murray per provare a inseguire i playoff? Che farà Detroit alla 5?

Insomma, le scelte dalla 4 alla 8 diranno molto anche delle successive 5 scelte, ricordando che Portland non si farà problemi a scambiare la propria numero 7. Le più interessate potrebbero essere proprio Detroit, che potrebbe sacrificare Grant, e OKC, che con la 12, la 30, e un paio di veterani come Kenrich Williams potrebbe stuzzicare lo staff dei Blazers. Non è da escludere che NOLA cerchi uno scambio, qualora Mathurin e Murray siano entrambi presi a quel punto del draft.

A poco più di un mese dalla notte più scoppiettante dell’anno, ancora molto è da decidere, ma intanto abbiamo un ordine, che ci permetterà di discutere senza chiederci più l’esito della lottery.

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Francesco Contran
Praticante e grande appassionato di atletica, si è avvicinato al basket per caso, stregato da Kevin Durant e dai Thunder. Non avendo mai giocato è la dimostrazione vivente che per far finta di capire qualcosa non serve aver praticato questo sport.