Il Power Ranking dei Playoff NBA 2022

power ranking NBA
Copertina di Matia Di Vito

11) Toronto Raptors

Record: 48-34

Net Rating: +2.2

Probabilità di raggiungere le Finals: 3%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

I Raptors sono la perfetta rappresentazione della squadra rognosa che verosimilmente si fermerà al secondo turno se mai riuscirà ad arrivarci, ma che faresti sempre volentieri a meno di incontrare. Toronto ha taglia da vendere in ogni posizione del campo, è ben organizzata in difesa (anche se non aspettatevi i Raptors del 2019 o del 2020), sa adattarsi al ritmo degli avversari ed attacca il ferro avversario a rimbalzo come forse solo i Grizzlies fanno. I Raptors sono anche molto aggressivi sulle linee di passaggio ed hanno ottimi difensori individuali, il che li porta ad essere un ottimo attacco in transizione, cosa a cui tendono anche per caratteristiche dei singoli (Barnes è sin da ora uno dei migliori outlet passer della lega, Siakam è un ottimo attaccante in transizione, Achiuwa corre benissimo per la taglia…).

Detto questo, i loro limiti sono piuttosto evidenti. La costruzione del gioco è frammentata, e sebbene l’aggiunta di Barnes (mio Rookie of the Year) nel lungo termine certo aiuterà a migliorare la circolazione di palla, a volte ora tende a rallentarla o peggio ancora a generare palle perse. Siakam è una buona prima opzione offensiva per la Regular Season, ma potrebbe faticare quando le spaziature peggioreranno a causa del numero di non-tiratori presenti in campo: Scottie, Achiuwa e Boucher sono tre giocatori che certo non verranno rispettati ai playoff, e simile sorte probabilmente toccherà a Young, per un totale di quattro ottavi della rotazione. VanVleet, per quanto mio pallino da quando ha messo piede nella lega, è sotto dimensionato per gestire un attacco ai playoff. La rotazione è tirata all’osso e da un paio di mesi ormai sono praticamente otto in tutto quelli che scendono in campo per i Raptors (nove se consideriamo Birch, che però vede il campo davvero per pochi minuti).

Insomma, non penso sia possibile per i Raptors anche solo arrivare alle Finali di Conference, sebbene da qualche mese stiano giocando come una tra le migliori quattro ad Est, ma i ragazzi di Nurse potrebbero creare più di qualche grattacapo ad un paio di contender.

12) Utah Jazz

Record: 49-33

Net Rating: +6.2

Probabilità di raggiungere le Finals: 2%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

Devo dare il 2% di uscire dall’Ovest ai Jazz solamente perché il loro attacco rimane il più “analytic-friendly” della lega, e ho stimato in 2% la possibilità che ritrovino per una qualche arcana ragione l’armonia in spogliatoio e becchino il mese buono al tiro. In realtà, penso che la cosa più probabile al momento sia che Utah esca al primo turno in maniera nemmeno troppo piacevole e che questa sia l’ultima run playoff del duo Mitchell-Gobert con la maglia dei mormoni. Che la coppia venga spezzata in caso di uscita al primo o al secondo turno è per me pressoché certo, rimane solo da capire chi dei due verrà ceduto (entrambi?). Uscire contro un Doncic probabilmente ancora a mezzo servizio potrebbe addirittura accelerare il processo.

I punti di forza e le debolezze dei Jazz sono le stesse da un paio di anni ormai e credo li conosciate a memoria. Verosimilmente, anche quest’anno i Jazz pagheranno la pessima difesa Point of Attack, la mancanza di taglia nel reparto guardie e l’impossibilità di giocare uno schema difensivo switch-heavy per tentare di compensare le mancanze Point of Attack, e nemmeno il loro collaudato sistema offensivo sarà sufficiente a compensare le loro manchevolezze. Ovviamente nel migliore dei mondi possibili i due contendenti si chiariscono nello spogliatoio (no Quin, dire che “mangiano allo stesso tavolo” penso non sia sufficiente per mettere a tacere le malelingue), Conley rimane sano per tutta la postseason e porta al tavolo tutto per cui i Jazz lo hanno preso e via dicendo. Ritengo però questo lo scenario meno probabile, e se avrò ragione spero solo per i tifosi Jazz che tutto questo si risolva presto ed in maniera indolore.

13) Denver Nuggets

Record: 48-34

Net Rating: +2.3

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

Sì, i Nuggets hanno uno dei migliori giocatori della lega che con buone probabilità sta per vincere il suo secondo MVP. No, non credo che i Nuggets avranno Porter Jr e Murray a disposizione nemmeno se dovessero superare il primo turno. Sì, i Nuggets sarebbero contender ad Ovest con un roster sano. No, non sarebbero in prima fila.

C’è poco da dire sui playoff che sta per cominciare Denver se non che verosimilmente sarà un riscaldare i motori per la prossima stagione, quella che veramente conterà per capire se i quattro moschettieri (Jokić, Murray, Porter Jr e Gordon) sono quelli giusti per portare il primo titolo alla franchigia del Colorado. Le premesse sono le migliori possibili per godersi in maniera incondizionata una (o perché no, anche più di una) serie del giocatore di basket che più intrattiene sulla faccia della terra. Come fatto intuire sopra, non escludo che il Joker possa giocare uno scherzetto ad avversari ben più quotati dei Nuggets al primo turno.

14) Chicago Bulls

Record: 46-36

Net Rating: -0.5

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

Altra franchigia che dovrebbe prenotare un bel pullman per Medjugorje. I Bulls erano partiti a mille, sorprendendo anche i più ottimisti. Poi, uno dopo l’altro, tutti i migliori difensori a roster si sono infortunati: Patrick Williams, Alex Caruso, Lonzo Ball. I più critici potrebbero dire che sono emersi tutti i limiti del trio DeRozan-LaVine-Vučević, i realisti potrebbero dire che prendi una qualsiasi franchigia, levale i tre migliori difensori e vedi cosa ne rimane.

Gli infortuni hanno colpito anche altri giocatori, costringendo chi era rimasto a minutaggi alla Thibodeau. La conseguenza è presto detta: i giocatori sono arrivati a marzo completamente spompati, finendo per offrire prestazioni a dir poco sottotono nell’ultima parte di stagione. Sarei sorpreso se i Bulls tirassero fuori dal cilindro qualcosa più di un paio di vittorie al primo turno contro i campioni in carica, ed è un gran peccato perché questa run playoff sarebbe stata estremamente utile per rispondere a domande sul futuro della costruzione del roster: Vučević è sostenibile in ottica playoff se lo circondo con Caruso, Ball e Williams? Il playmaking a roster è sufficiente? Quanti anni può DeRozan avere ancora in canna? Guardando il lato positivo della medaglia, gli infortuni consentiranno di far assaggiare a White e Dosunmu i loro primi playoff in dosi maggiori di quanto preventivato.

15) Minnesota Timberwolves

Record: 46-36

Net Rating: +2.7

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

I Timberwolves sono stati una bella scoperta: affamati, ben allenati, talentuosi. Arrivare ai playoff sarebbe un bel modo di capire se il trio Towns-Edwards-Russell possa essere una base vincente per il futuro, sebbene non arrivarci non cancellerebbe quanto di buono fatto vedere quest’anno: nonostante le cifre non eccezionali e le rivedibili percentuali al tiro, Russell mi ha dato spesso l’impressione di essere in qualche modo in controllo della gara e di poter aumentare i giri nel quarto quarto; Towns ha messo in mostra la migliore difesa della sua carriera, certo non di primissimo livello ma probabilmente tollerabile anche in contesti competitivi se affiancato dai giusti difensori perimetrali; per concludere, Edwards ha apportato miglioramenti alla forma di tiro che potrebbero renderlo, se confermati negli anni a venire, uno dei giocatori perimetrali più difficili da tenere lontano dal ferro.

Tutto sommato però Minnesota rimane una squadra da primo turno, certo una di quelle che darà battaglia a chiunque si troverà sulla propria strada, ma verosimilmente da primo turno. Il ritmo basso dell’attacco dei T’Wolves sarà un punto a loro favore in ottica playoff, ma la difesa è probabilmente fin troppo aggressiva sulle linee di passaggio e finisce spesso troppo presto in bonus. Inoltre, non credo che il solo Beverley possa offrire una resistenza sufficiente contro le guardie avversarie, e entrambe le possibili avversarie di Minnesota al primo turno hanno portatori perimetrali al centro del loro attacco.

16) Atlanta Hawks

Record: 43-49

Net Rating: +1.6

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

Forse la squadra che più ha deluso in stagione dopo i Lakers, ed è quantomeno curioso dato che la stella degli Hawks ha avuto la migliore stagione della sua giovane carriera. Tolto Young, pressoché chiunque altro a roster ha deluso le aspettative, Collins e Capela su tutti. Il mix di infortuni e apparente malcontento ha reso la stagione degli Hawks difficile da decifrare: Hunter non è mai parso sui livelli dell’inizio della scorsa stagione, Okongwu fa vedere cose eccelse intramezzate da gare saltate, Bogdanović non ha mai dato l’impressione di avere la caviglia del tutto guarita, Gallinari è sembrato sempre un passo indietro.

Ciononostante, Trae Young ha ormai raggiunto il livello “attacco che cammina”: da solo con una manciata di altre persone è in grado di garantire una produzione adatta al palcoscenico playoff dal lato offensivo, e pertanto gli Hawks non andranno presi sottogamba da chiunque li dovesse trovare al primo turno. I problemi della squadra sembrano però rimanere troppi per pensare di poter replicare l’exploit dell’anno passato.

17) New Orleans Pelicans

Record: 36-46

Net Rating: -0.8

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

I New Orleans Pelicans hanno il terzo Net Rating dalla pausa per l’All-Star Game. Sì, avete letto bene. Dopo un inizio disastroso, Willie Green sembra aver trovato una certa quadra anche senza il latitant – scusate, lungo degente Zion Williamson. Dopo l’aggiunta di CJ McCollum, l’attacco di New Orleans sta girando così bene da far legittimamente pensare che probabilmente con un Williamson in più oggi staremmo qui a parlare di una New Orleans con 47-48 vittorie.

Detto questo, la stagione dei Pelicans ha davvero poco senso senza Zion. Anche qualora riuscissero a vincere due gare di fila e trovarsi in un primo turno contro la ex squadra di Coach Green, la serie offrirebbe poche indicazioni su come costruire attorno al talento da Duke in ottica futura. Fossi in Griffin, considererei molto attentamente l’idea di scambiare il mio giovane fenomeno.

18) Charlotte Hornets

Record: 43-39

Net Rating: +0.5

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

Strano destino quello di Borrego. La squadra è passata da 23 a 33 a 43 vittorie negli ultimi tre anni, eppure il coach viene spesso aspramente criticato per non aver ancora portato gli Hornets ai playoff. Io direi piuttosto che, dati l’infortunio di Hayward e l’assenza cronica di un centro a roster, l’allenatore ha fatto quel che poteva con i mezzi a disposizione. Certo, far assaggiare l’atmosfera dei playoff a LaMelo sarebbe ottimo, ma la concorrenza al play-in sembra molto agguerrita.

A mio modo di vedere, l’annata importante per Borrego sarà la prossima. Il terzo anno è di solito quello in cui i giovani portatori di palla compiono un salto sensibile: qualora questo non dovesse accadere a LaMelo, personalmente ne trarrei più conclusioni sull’erede di Lavar che sull’operato di Borrego, ma state ben certi che Kupchak e Jordan avrebbero ben pochi dubbi su chi dei due salutare.

19) Cleveland Cavaliers

Record: 44-38

Net Rating: +2.1

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Si può riassumere così la stagione dei Cavaliers, che per diversi mesi sono stati la squadra più continua ad Est. Poi però l’infortunio di Rubio ha scombussolato i piani della franchigia dell’Ohio, e come spesso accade gli eventi iellati hanno girato in coppia, levando a Cleveland anche il suo centro All-Star Jarrett Allen. Garland si è così caricato sulle spalle l’intera franchigia e nelle ultime gare è apparso in riserva di energia, e come se non bastasse Mobley non può aiutarlo più di tanto in quanto anch’egli acciaccato.

Per quanto fatto vedere in stagione, i Cavaliers avrebbero più che meritato un posto in offseason. Ora però, duole dirlo, ma paiono essere la vittima sacrificale del play-in, sebbene abbiano due possibilità da giocarsi. Comunque vada la stagione Cavs sarà stata un successo ed il futuro è roseo, ma anche solo annusare l’atmosfera playoff sarebbe un bel premio per gli sforzi della truppa di Bickerstaff.

20) San Antonio Spurs

Record: 34-48

Net Rating: +0.2

Probabilità di raggiungere le Finals: <1%

Probabilità di vincere l’Anello: <1%

Popovich si è probabilmente tolto l’ultima soddisfazione della sua carriera rubando l’ultimo posto al play-in ai Lakers, poco dopo aver stabilito il record di vittorie per un head coach in NBA. A mio modo di vedere, nella stagione più che dignitosa degli Spurs c’è molto di suo. Qualora Pop dovesse davvero decidere di ritirarsi alla fine di questa stagione, il rimpianto più grosso che avrei sarebbe che non vedo ancora a roster il pilastro degli Spurs che saranno, e quindi costui non avrà avuto la possibilità di essere allenato da così grande uomo ed allenatore.

Per il resto, penso davvero ci sia poco da dire sulle aspettative Spurs riguardo play-in e playoff. A mio modo di vedere, benché abbiano chiuso alla grande, gli Spurs partiranno sfavoriti rispetto ai Pelicans, e qualora dovessero vincere la prima gara partirebbero estremamente sfavoriti nella seconda sfida. Certo un primo turno contro i Suns sarebbe molto utile allo sviluppo dei giovani, ma le possibilità che ciò accada sembrano al momento davvero risicate.

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Andrea Bandiziol
Andrea, 31 anni di Udine, è uno di quelli a cui potete scrivere se gli articoli di True Shooting vi piacciono particolarmente. Se invece non vi piacciono, potete contattare gli altri caporedattori. Ha avuto la disgrazia di innamorarsi dei Suns di Nash e di tifare Phoenix da allora.