5 termini tecnici da conoscere in vista della Free Agency

Copertina di Sebastiano Barban

Dopo oltre 50 anni i Milwaukee Bucks sono tornati campioni NBA grazie ad un 4-2 contro i Phoenix Suns di Chris Paul e Devin Booker. La NBA però non si ferma un attimo e già questa settimana si riprende con degli appuntamenti imperdibili per un appassionato NBA. Giovedì notte ci sarà il tanto atteso Draft NBA, mentre lunedì 2 agosto a mezzanotte inizieranno le negoziazioni in vista della Free Agency.

Le squadre che hanno più spazio salariale ormai le conosciamo, adesso è arrivato il momento di fare chiarezza su alcuni termini tecnici che nel mercato NBA sono all’ordine del giorno. Meglio arrivare preparati!

La Free Agency

La Free Agency come la conosciamo noi oggi nasce nel 1988. La grossa differenza rispetto agli anni precedenti all’88 è che un giocatore non poteva cambiare squadra in Free Agency e quindi la franchigia che ne possedeva i diritti poteva costringerlo a rimanere: l’unico modo per andarsene era via trade.

L’abilità di una dirigenza dipendeva, quindi, per la maggior parte dalla gestione del Draft: se sceglievi bene allora eri in una botte di ferro.

La storia di Oscar Robertson racchiude un po’ il clima che si respirava tra giocatori e squadre all’epoca. Oscar venne scelto dai Cincinnati Royals grazie alla territorial pick (scelta al Draft che consentiva di scegliere un giocatore localeì), ma dopo qualche anno i rapporti con l’allenatore e la dirigenza si logorarono fino a diventare insostenibili.

Robertson, in qualità di “capo” dell’Associazione Giocatori NBA, lottò per anni per far cambiare queste regole e nel 1988 Tom Chambers divenne il primo giocatore in assoluto a cambiare squadra da Free Agent “contro la volontà” della squadra originale. All’epoca per poter cambiare squadra dovevi essere nella lega da 7+ anni e dovevi avere avuto già due contratti.

Ma veniamo a noi ed entriamo nel merito dei termini tecnici da conoscere in vista della Free Agency.

1) Bird rights, Early-Bird rights, Non-Bird rights

Sebbene ci sia il limite del Salary Cap, le squadre possono oltrepassarlo grazie ad alcune eccezioni, tra cui la Bird Exception, la Early-Bird Exception e la Non-Bird Exception.

Bird Exception

La Bird Exception permette alle squadre di avere dei vantaggi in Free Agency su un giocatore, se questo ha accumulato i cosiddetti “Bird Rights”.

Per ottenere i Bird Rights, i giocatori devono aver giocato almeno tre stagioni nella stessa squadra senza tagli o trade. In caso siano stati scambiati, i loro diritti Bird li seguono.

Oltre a garantire il superamento del limite, i Bird Rights permettono anche di offrire un contratto di cinque anni, rispetto ai quattro percepibili da altre squadre durante la Free Agency ed un beneficio, in termini di incremento annuale dello stesso, pari all’8 percento, contro il 5 percento consentito di base agli altri team.

Early-Bird Exception

La Early-Bird Exception, invece, è una forma di eccezione più debole della Larry Bird Exception. Si acquisiscono questi diritti se si sono disputate almeno due stagioni con l’ultima franchigia o se si è stati scambiati dopo averlo fatto con la precedente.

L’accordo deve essere di almeno 2 anni, in modo da evitare il trucco di offrire un accordo di un anno e poi “rifirmare” il giocatore con la Bird Exception, ed al massimo di 4 anni, con un incremento del salario massimo dell’8 percento annuo. Il salario iniziale può arrivare al massimo al 175 percento dello stipendio precedente.

Non-Bird Exception

Questa eccezione consente di firmare i propri Free Agent con un compenso massimo che può essere il 120 percento del salario minimo o il 120 percento del salario della precedente stagione, rispettando il limite del salario massimo individuale. L’incremento annuale del contratto può essere del 5 percento con una durata massima contrattuale di 4 anni.

2) Il Cap Hold

Il Cap Hold è una stima ipotetica di quanto un giocatore potrebbe prendere in Free Agency, dato il contratto scaduto. È importante tenerne conto quando si fa il calcolo dello spazio salariale che una squadra dovrebbe avere in Free Agency.

La funzione di questo “blocco salariale”, ossia il Cap Hold, è quella di prevenire eventuali situazioni in cui una squadra piena di giocatori in scadenza possa vantare, in Free Agency, molto spazio salariale con cui firmare giocatori liberi, per poi rinnovare i propri giocatori sfruttando le eccezioni del caso, raggirando il sistema salariale e i suoi obiettivi primari.

Essere sotto al limite fissato dal Salary Cap, quindi, non comporta automaticamente la presenza di spazio salariale a causa dei Cap Hold. Chiaramente la squadra può rinunciare a queste eccezioni pur di racimolare spazio salariale.

Come si calcola il cap hold?

Il Cap Hold dipende dal contratto che un giocatore aveva nella stagione precedente:

  • Per i giocatori al minimo salariale il Cap Hold sarà pari alla porzione di contratto non rimborsato dalla lega;
  • Per i giocatori che non hanno maturato i Bird Rights il Cap Hold sarà pari al 120 percento dello stipendio precedente;
  • Per i Two-way players sarà pari al minimo salariale;
  • Per i giocatori che hanno maturato gli Early Bird sarà pari al 130 percento dello stipendio precedente o il massimo importo pagabile al giocatore con la Early Bird Exception nel caso in cui il giocatore abbia appena finito la sua seconda stagione da rookie;

3) La Mid-Level Exception

Ogni anno, la cosiddetta MLE (Mid Level Exception) può essere usata per firmare uno o più giocatori ad una quota iniziale massima specificata e per un numero massimo di anni, con parametri diversi a seconda di quanto sia già stato “impegnato” a livello di salari:

  • 9,536 M (4 anni max) per chi è oltre il limite salariale ma non è in Apron (Non-Taxpayer Mid-Level Exception);
  • 5,890 M (3 anni max) per chi è oltre il Tax Apron (Taxpayer Mid-Level);
  • 4,910 M (2 anni max) per chi ha spazio salariale (Room Mid-Level Exception).

La logica è quella di dare un minimo vantaggio a chi è sopra il limite (Salary Cap), ma non è ancora troppo sopra, di darne un po’ meno a chi è abbondantemente sopra (Apron) e poco o nulla a chi ha spazio salariale e quindi può offrire anche contratti liberi più alti.

Nel caso in cui la squadra utilizzi la Mid-Level per un importo pari o inferiore a 5.890 milioni, allora non sarà costretta a rimanere sotto l’Apron per tutta la stagione. In altre parole, è come se la squadra avesse utilizzato la Taxpayer MLE al posto della Non-Taxpayer MLE.

4) La Trade Exception

La Trade Exception consente di effettuare uno scambio anche sforando il limite fissato dal Salary Cap.

Per farla breve, nel caso in cui una squadra dovesse scambiare un giocatore dallo stipendio più elevato rispetto al giocatore ricevuto, otterrebbe una Trade Exception pari alla differenza tra i due stipendi: questa eccezione potrà essere riutilizzata entro un anno per una qualsivoglia altra trade.

La squadra è come se avesse un credito da spendere che può addirittura essere speso in più trade future. Questo credito non può assolutamente essere utilizzato per acquisire un giocatore in Free Agency (al limite con una Sign&Trade).

5) La Sign&Trade

La Sign&Trade è una particolare tipologia di trade con alcune particolarità che la distinguono dagli scambi normali: la squadra firma un giocatore free agent di cui detiene i diritti e lo scambia immediatamente ad un’altra squadra dopo averlo rinnovato (bisogna farlo entro 48 ore dalla firma del contratto altrimenti il contratto firmato diventa nullo).

Le Sign&Trade, inoltre, non si possono più fare dal primo giorno di Regular Season in avanti. È importante ricordare che il contratto che firma il giocatore prima di essere scambiato deve essere di lunghezza triennale o quadriennale senza alcun tipo di opzione (il primo anno di contratto deve essere obbligatoriamente garantito); la squadra che riceve il giocatore, invece, è obbligata a rimanere al di sotto del limite fissato dall’Apron.

Perché un giocatore dovrebbe accettare una roba del genere? Non potrebbe firmare direttamente per l’altra squadra? I vantaggi ci sono e non sono legati ai soldi (come molti pensano): il contratto firmato comunque avrebbe una durata massima di 4 anni con aumenti percentuali annuali del 5%. Il vantaggio sta nel fatto che il giocatore, magari, vorrebbe andare in una squadra senza spazio salariale per firmarlo e l’unico modo per farlo è attraverso una Sign&Trade.

I vantaggi per la squadra che cede il giocatore? La squadra ottiene qualcosa in cambio: se il giocatore avesse firmato normalmente con l’altra squadra, la squadra originaria non avrebbe ottenuto niente.

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Daniele Astarita
Ho co-fondato questo sito ed ho una forte passione per il Salary Cap NBA.