Gli scenari di trade up al draft 2021

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Copertina di Sebastiano Barban

Ci siamo, la notte del draft è arrivata, e come ogni draft che si rispetti, fioccano le ipotesi di scambi di scelte e giocatori. Ci sono squadre interessate a salire e altre che, per la giusta offerta, potrebbero considerare l’ipotesi di scendere di posizione al draft. Per ogni accordo che si rispetti però, è necessario che venga rispettato l’interesse di entrambe le squadre.

E così, un’offerta che potrebbe sembrare buona può venire rifiutata, e viceversa possono avvenire dei pagamenti anche piuttosto importanti. I general manager NBA sono estremamente bravi a sfruttare la situazione di forza, e oggi noi di True Shooting proviamo a immaginare scenari più o meno realistici, sulla base dei rumor e degli obiettivi delle squadre.

Memphis si muoverà ancora?

I Memphis Grizzlies si sono liberati della scelta numero 17 e di Jonas Valanciunas, assorbendo in cambio una futura prima dei Lakers, Adams, Bledsoe e la scelta numero 10 da New Orleans. Questo è il primo trade up ufficiale del draft, con Memphis che scala sette posizioni e che, apparentemente, non ha finito di muoversi.

Memphis sembra interessata al talento di Giddey, australiano che alla 10 potrebbe essere selezionabile. Nella loro situazione però, il giocatore ideale da selezionare sarebbe Moses Moody. Cosa occorrerebbe per entrare nel range 7-9, in cui presumibilmente verrà scelto l’ex Razorbacks? Alla 7 ci sono i Warriors, pronti a impacchettare Wiseman, Wiggins, 7 e 14 per puntare a un nome grosso, una stella che li rimetta in corsa per il titolo.

Per questo motivo, nonostante Memphis abbia a roster molti role player che ai Warriors potrebbero fare comodo, sembra difficile che Golden State si accontenti di Brooks o Melton. Intendiamoci, sono buoni giocatori, ma probabilmente per Golden State accettare questa offerta significherebbe dire addio alle possibilità di vincere il titolo in tempi immediati. Myers sta monitorando la situazione di Beal, e pare difficile pensare che Memphis riesca a strappare la 7.

I Magic hanno invece la 8, a cui i Grizzlies potrebbero arrivare. La 10, unita a una prima scelta futura, magari proprio quella di Memphis nel 2022 o nel 2023, potrebbe fare al caso dei Magic. Il tutto se Orlando ritiene di poter selezionare alla dieci un giocatore che alla 8 sarebbe una reach, e cioè preso troppo presto. Non sarei stupito se Memphis salisse ancora, ma non è scontato.

La situazione dei Thunder

La notizia di questi giorni è che Oklahoma City avrebbe fatto un’offerta per la prima scelta assoluta a Detroit, offerta rifiutata da Troy Weaver.

Molte speculazioni, non confermate e a mio parere abbastanza irrealistiche, parlano del fatto che Detroit avrebbe rifiutato Shai e la scelta numero 6. I fatti ci dicono che Presti si sta muovendo per un nome grosso, possibilmente nella top 3, e dubito che Shai Gilgeous-Alexander sia parte delle negoziazioni.

I Thunder hanno la 6, la 16, la 18, la 34, la 36 e la 55 in questo draft, unite a un’immensità di scelte future al primo giro. Il problema è che per una squadra in top 3 cedere un sicuro talento per una scelta che non sai se cadrà in top 3 è un azzardo. Il tanking si fa proprio per ottenere una pick alta, sarebbe un controsenso cederla una volta ottenuta.

Tuttavia, ci sono un paio di situazioni interessanti al draft, e i report ci parlano di Thunder aggressivi. La prima riguarda Cleveland, che ha intenzione di cedere il contratto pesante di Love e che ascolta offerte per Sexton. Se Houston scegliesse Evan Mobley, è possibile che i Cavs, a cui Jalen Green andrebbe a prendere i minuti di Sexton e Garland, cerchino di muoversi.

La scelta logica sarebbe quella di cedere Sexton, ma se Cleveland volesse invece cedere la 3, convinta di trovare alla 6 il giocatore giusto per completare lo young core e iniziare a competere sul serio? L’impressione personale è che per salire in top 3 servano almeno 5 scelte al primo giro. OKC ha una trade exception e abbastanza spazio salariale per assorbire il contratto di Kevin Love, oneroso e che andrebbe accorpato almeno a due prime per essere appetibile.

Mettendo la 6 e altre tre scelte al primo giro in anni futuri, magari con una non protetta proprio degli stessi Thunder, Altman dovrebbe considerare la proposta. Tuttavia questo è uno scenario improbabile, benché i negoziati siano in corso.

Per salire alla 4 di Toronto, Masai Ujiri potrebbe chiedere ai Thunder parecchio, ma il valore di quella scelta è inferiore alla numero 3. L’unico scenario in cui Toronto accetterebbe è quello in cui vogliano puntare a uno tra Kuminga e Barnes, che dovrebbero essere disponibili alla 6. A quel punto, con la 16 e la 18 dei Thunder a puntellare la panchina e la scelta dei Clippers nel 2022, un accordo non parrebbe lontano. Non vedo però il senso per Toronto nel puntare due giocatori con caratteristiche tanto simili a quelle di Siakam e Anunoby, a meno che non individuino il prossimo dominatore della lega.

Insomma, per OKC salire nella top 4 sembra estremamente difficile. Impacchettare 16 e 18 per arrivare in top 10 è sicuramente possibile, e più probabile. La candidata ideale sarebbe Sacramento: i Kings hanno bisogno di sistemare la difesa, cosa che possono fare scegliendo alla 9 un giocatore come Wagner. Ma se Franz andasse via prima, allora Sacramento potrebbe considerare di prendere due giocatori per puntellare la difesa.

Alla 16 e alla 18 dovrebbero essere disponibili Isaiah Jackson e Trey Murphy, ma non è escluso che anche Garuba scenda. I Thunder dovrebbero probabilmente aggiungere un giocatore come Bazley per arrivare alla 9, ma a quel punto potrebbero approfittarne per scommettere sullo scontento Marvin Bagley III. Con una seconda, la 34 o la 36, in direzione della California, si potrebbe arrivare a un accordo vantaggioso per entrambe.

Orlando dovrebbe pagare caro per arrivare alla 4?

I Magic si presentano a un draft in cui ci sono quattro giocatori evidentemente superiori al resto della classe con le scelte numero 5 e 8. I Magic possono pescare ottimi giocatori da quella posizione, ma a loro serve quel creatore primario a cui affidare le sorti della franchigia. Per quanto Fultz, Anthony e Hampton si siano dimostrati interessanti, è difficile pensare che diventeranno stelle. Sebbene i rumor non parlino di grosse attività di Orlando sul mercato, è possibile fare delle ipotesi.

Alla 4 dovrebbe essere disponibile Jalen Suggs, stella di Gonzaga e uno dei prospetti più sicuri della classe. Orlando potrebbe prendersi un rischio e pagare caro per un trade up, che però gli garantirebbe un probabile All Star multiplo nei prossimi anni. Toronto avrebbe pochi motivi per rifiutare, ma è chiaro che dal lato Magic sembrerebbe un investimento anche troppo oneroso.

Va però detto che Orlando recentemente non ha scelto benissimo al draft, e che non ha saputo sviluppare sempre al meglio i giovani talenti selezionati. La speranza è che con il nuovo coaching staff guidato da Mosley ciò possa cambiare, ma cautelarsi per una volta potrebbe essere la mossa vincente. Se Toronto aggiungesse una seconda, l’accordo potrebbe non essere impossibile.

Più complicato è invece usare le scelte 5 e 8 per arrivare alla 3. I Magic hanno il cap intasato e difficilmente potrebbero assorbire Love, e d’altro canto Cleveland non dovrebbe cedere una scelta in top 3 e un talento sicuro senza una grossa garanzia. Anche qui non è impossibile si giunga a un accordo, ma è parecchio difficile.

I Magic staranno quindi alla finestra, e dovranno decidere se prendersi un rischio per svoltare una situazione di franchigia abbastanza in stallo. Ma se dovessero mantenere le scelte 5 e 8, dovrebbero comunque cadere in piedi.

New York riuscirà a salire?

I Knicks si ritrovano con le scelte 19 e 21, e sono interessati a muoversi per fare un trade up. Pare che siano interessati a Duarte, e che Golden State non accetterebbe la 19 e la 21 in cambio della 14.

Se decidessero di sacrificare Mitchell Robinson, che scadrà il prossimo anno e pretenderà un contratto decisamente oneroso, allora New York potrebbe salire parecchio al draft, in una posizione presumibilmente tra la 8 e la 11. Le principali candidate ad accettare un’offerta del genere potrebbero essere Charlotte, in cui Mitchell troverebbe uno splendido passatore come Lamelo Ball, e Sacramento, che ha bisogno di migliorare difensivamente.

Charlotte con la 19 e la 21 potrebbe buttarsi su una scommessa ad alto upside come JT Thor e su un giocatore utile e complementare a Ball come Jaden Springer. New York con la 11 potrebbe puntare a uno tra Wagner, Moody o su una scommessa ad alto potenziale come Kai Jones, ma il sacrificio sarebbe troppo oneroso. L’ideale sarebbe però convincere Sacramento, perché in quel caso ci sarebbe abbastanza sicurezza di centrare uno tra Bouknight e Moody, che a New York sarebbero utilissimi. I Kings troverebbero un buon rim protector e potrebbero anche scegliere un’ala 3&D come Murphy per sistemare gli eterni problemi difensivi.

Non sembra impossibile vedere i Knicks muoversi, e forse dovrebbero farlo, ma dipende se valuteranno l’idea di una cessione di Mitchell Robinson.

Le altre

Detto di Golden State, che con la 7, la 14, Wiseman e Wiggins proverà a fare qualcosa per muoversi e rinforzare la squadra, vanno monitorate le situazioni Beal e Simmons. Il secondo sembra sempre più lontano da Philadelphia ed è probabile che verrà scambiato a breve, anche se le richieste di Morey fin qui sono folli. Washington potrebbe ritrovarsi a dover ricostruire e a ricevere un’immensità di scelte, ma Beal non ha richiesto la trade perciò non c’è motivo di cederlo.

Infine, vanno menzionati i Rockets, aggressivi nel cercare l’assalto alla numero 1, fino a questo momento fallito e anche improbabile. Con le scelte 23 e 24 è probabile che si muovano per tentare di salire intorno alla 15.

Infine, alcune squadre attive sul mercato sono Sacramento e Lakers, per cui si parla di uno scambio incentrato intorno a Harrell e Hield: sul secondo c’è l’interesse dei Sixers. Atlanta ascolta invece offerte per Cam Reddish, per cui vogliono una prima, anche per evitare di intasare il cap con troppi rinnovi tutti insieme. Molti di questi scambi potrebbero però non essere dei trade up e allora io mi fermo qui.

Sembra difficile vedere altri grossi movimenti di scelte la notte del draft, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo, e i general manager aspettano l’occasione giusta. La notte più attesa dell’anno è arrivata!

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Francesco Contran
Praticante e grande appassionato di atletica, si è avvicinato al basket per caso, stregato da Kevin Durant e dai Thunder. Non avendo mai giocato è la dimostrazione vivente che per far finta di capire qualcosa non serve aver praticato questo sport.