Eccoci al terzo volume di #TrueTweeting, la rubrica che raccoglie i tweet più interessanti dei nostri autori durante l’ultima settimana. Come sempre, non dimenticate di seguirci sui nostri profili social (Twitter, Instagram e Facebook), così da essere sempre aggiornati su tutto ciò che succede in NBA e non solo.
La scorsa volta ci eravamo lasciati parlando – tra le varie cose – di Batum, P.J. Tucker e Dante Exum. Questa settimana invece parleremo di Aaron Gordon, dell’attacco dei Jazz, di Scottie Barnes e di molto altro ancora.
Sta tornando il vero Chuma Okeke?
La carriera in NBA dell’ala dei Magic non è stata esattamente lineare: il prodotto di Auburn ha dovuto aspettare un anno dopo la scelta al draft per debuttare tra i professionisti, così da recuperare al meglio dal grave infortunio al ginocchio patito durante il torneo NCAA.
L’anno scorso Okeke ha fatto intravedere alcuni flash interessanti, ma in questa stagione ha faticato più del previsto; nelle ultime uscite però è tornato ai livelli che ha portato il front office di Orlando a puntare su di lui.
Quest’anno Okeke ha perso mezzo passo in difesa (anche a causa dell’infortunio all’anca) e in attacco non è produttivo off ball (sta viaggiando a 7.3+4.3+1.3 tirando 37/25/86).
— Davide Possagno (@DavePos5) December 19, 2021
Nelle ultime 2 però è sembrato quello dell’anno scorso:
18+10+4+7 STOCKS vs MIA
15+6+1+4 STOCKS @ BKN pic.twitter.com/1ycRt307qa
Altri elogi a Trae Young
Il nostro Matteo Berta pubblica spesso alcune giocate “speciali” del suo idolo Trae Young. Questa è ancora più speciale delle altre, perciò meritava di essere inclusa in questo volume di #TrueTweeting.
P.S.: Huerter dovrebbe vergognarsi di non aver segnato dopo un passaggio del genere, ma questo non è né il luogo né il momento per pensare all’errore: godetevi il passaggio e perdonatelo, tanto a Natale siamo tutti più buoni.
7 a.m
— Matteo Berta (@matteo_berta99) December 16, 2021
Me spending 10 minutes trying to understand what happened
Crazy pass pic.twitter.com/IN7JNEUoG1
Lo straordinario attacco degli Utah Jazz
La squadra di Coach Snyder da anni mette in mostra una fase offensiva straordinaria, e quest’anno non è da meno: Utah segna poco meno di 117 punti per 100 possessi, primo dato in NBA con un chilometro di vantaggio sul secondo (che appartiene ad Atlanta).
Il roster probabilmente ha margini di miglioramento e sarà necessario qualche scambio ai margini, ma veder attaccare i Jazz è e resterà sempre un piacere. Vedere per credere.
Clippers a zona? Bogdanovic parte il movimento ad incrociare per portare lo screen sul lato destra, Conley reagisce seguendo l’esempio del compagno bloccando a sua volta il secondo uomo in punta.
— Sasso 🗿 (@sassoulatin) December 16, 2021
Tempo di reazione: 1 secondo pic.twitter.com/O52UckynAB
Prima di Steph, Ray e Reggie
Nella settimana in cui Steph Curry riscrive la storia della lega, andando a superare Ray Allen per triple totali segnate in regular season (con Reggie Miller in cabina di commento che rende il tutto ancora più poetico), qualcuno forse si sarà chiesto chi sia stato il primo giocatore a inaugurare l’utilizzo del tiro da fuori, un fondamentale che ha cambiato così radicalmente il gioco che amiamo.
Il responsabile è Chris Ford, ex giocatore e allenatore dei Celtics – con cui ha vinto un titolo nel 1981 – e primo atleta NBA a segnare un canestro dal campo che valesse un punto in più degli altri.
Il 12 ottobre del 1979 quest’uomo – #ChrisFord dei Celtics – realizzò la prima tripla di sempre in una gara #NBA.
— Davide Torelli (@JulianCarax84) December 15, 2021
Ricordare da dove tutto è partito, il day after del record riscritto da #StephenCurry, ha ancor più senso se guardiamo alla ricorrenza dell’ #NBA75 pic.twitter.com/RcAkwYxQhm
Aaron Gordon è il fit perfetto per Nikola Jokić
Qualche giorno fa in questo articolo abbiamo parlato della solitudine di Nikola Jokić e della pochezza del roster dei Nuggets, che di fatto sta impedendo al #15 di Denver di avere un record sufficiente per consegnarli quel premio di MVP che sembra spettargli (ancora una volta) di diritto.
Però c’è un’eccezione: dopo mezza stagione e due turni playoff di apprendistato, Aaron Gordon sembra essersi definitivamente consacrato come compagno di frontcourt ideale per il serbo e sta stupendo oltre le aspettative. Per ora non è abbastanza per far ingranare una marcia superiore ai Nuggets, ma rimane una notizia confortante in attesa del ritorno degli altri titolari.
Il gioco lontano dalla palla di Gordon è uno dei migliori modi che ha l’attacco di Denver per massimizzare la gravity di Jokic, il 77% al ferro dell’ex Magic parla molto chiaro. pic.twitter.com/8oY4RML95n
— Alessandro Benassuti (@Benna_2) December 14, 2021
Ancora l’attacco dei Lakers
Sì insomma, l’avrete capito: il buon Andrea Poggi si impegna un sacco per spiegare in maniera più chiara possibile cosa fanno i suoi Lakers in attacco, però in cambio giocatori, allenatori e dirigenza continuano a deluderlo.
Qui viene presa in esame una situazione il cui risultato è un pick and roll concluso da una tripla di LeBron James, ma – a parte gli scherzi sulla tristezza che emanano i gialloviola quest’anno – sul suo profilo Twitter potete trovare altri video simili, tutti di ottima qualità.
🚨 LAL vs ORL
— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) December 14, 2021
Fake stagger + pitch back, questo porta LeBron a giocare il side PnR con due angoli e ala occupata. La difesa cambia sul PnR, questa crea un mismatch facilmente attaccabile, ma il pitturato viene intasato. LeBron risolve con la tripla in stepback. pic.twitter.com/PghmAjvY1K
La difesa di Scottie Barnes
Fin dal suo arrivo nella lega Scottie Barnes si è confermato come uno dei personaggi più istrionici di tutto il panorama della NBA, uno da seguire sempre con attenzione sia dentro sia fuori dal campo.
Ma Scottie non è solo questo, anzi: il #4 di Toronto è anche uno splendido prospetto, già molto più sviluppato rispetto a quanto si pensasse in sede di draft. Nella partita contro Sacramento ci ha dato un assaggio del suo potenziale da intimidatore, mettendo a segno ben cinque stoppate.
Scottie Barnes ha deciso di dominare in difesa contro i Kings, con le 5 stoppate del video e tenendo i diretti avversari a 4/19 e 1/5 dall’arco. Ben 16 dei 19 tiri li ha contestati, e con anche 3 deflections diciamo che mi ha ricordato i tempi di Florida State pic.twitter.com/4V7WHVy5YF
— Francesco Contran (@FraContran) December 14, 2021
Uno sguardo all’Eurolega in casa Fenerbahce
La potente lobby di Four Point Play ci impedisce come al solito di chiudere il nostro viaggio senza uno scalo in Europa, ma San Pietroburgo a fine dicembre per seguire il Fenerbahce nella sua trasferta russa proprio non ce la meritavamo…
Il freddo polare non ci impedisce però di ammirare i progressi della squadra turca, che agli ordini di un finora deludente Coach Djordjevic sta cercando di rimettersi in carreggiata dopo un inizio di stagione da incubo, trascinata dal solito devastante Jan Veselý. Nel Fenerbahce c’è anche un po’ di Italia col nostro Achille Polonara: mettiamoci al caldo vicino alla stufa e godiamoci qualche spunto dalle sue prestazioni.
In entrambi i quintetti la coppia di lunghi è Polonara-Vesely: il nostro @ilpupazzo33 è uno dei giocatori più complementari alla star ceca, con cui crea un incubo sui cambi sul perimetro.
— Francesco Cellerino (@FCellerino) December 21, 2021
Senza di lui il Fener soffre di più sui pnr, come nel caso di questo canestro di Loyd pic.twitter.com/h6jSJX4N2U
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