Il nostro Power Ranking dell’Eurolega 2022-23

Power Ranking Eurolega
Copertina di Sebastiano Barban

Dopo il back-to-back di vittorie dell’Efes nelle ultime due stagioni, l’Eurolega si affaccia alla stagione 2022/23 con una piccola rivoluzione, data dall’assenza di squadre russe, e con degli equilibri da delineare.

In questo articolo cercheremo di presentare la stagione, offrendo un’opinione sulle prospettive delle squadre e i giocatori più interessanti da seguire. Il focus sarà posto principalmente sui nuovi acquisti e il tutto sarà organizzato sotto forma di power ranking, con le squadre divise in macro gruppi (o tier se preferite).

Scusate il ritardo ma se siete pronti, armatevi di tutta la devotion che potete raccogliere e partiamo.

TIER 1: IL VINCITORE ESCE DA QUI

Sono piuttosto tranquillo nel dire che il vincitore della prossima Eurolega sarà tra queste quattro squadre e non credo di rivelare al mondo nulla di sconvolgente.

1A) REAL MADRID

Nuovi acquisti: Musa, Cornelie, Rodriguez, Hezonja

Giocatore da osservare: Džanan Musa

Il Real ha già portato a casa il primo titolo stagionale battendo proprio il Barça nella finale della supercoppa spagnola e la squadra di Chus Mateo è sembrata subito in forma. Ad un roster già da alta Eurolega, come visto lo scorso anno, i Blancos hanno aggiunto giocatori di assoluto spessore come Cornelie, Hezonja, il Chacho Rodriguez e soprattutto Džanan Musa.

Quest’ultimo sembra pronto a far rispettare i pronostici di inizio carriera ed ha fatto brillare gli occhi dei tifosi proprio in supercoppa, confermando quanto di buono fatto anche ad Eurobasket con la Bosnia. Taglia, tiro, tocco e personalità, se volete il one-to-watch del Real per questa stagione Musa è il nome da segnare.

La presenza di forze fresche e capaci di occupare molti minuti in rotazione è una manna dal cielo per dare respiro a Fernandez, Rodriguez, Llull e altri ultratrentenni presenti nel roster. La loro esperienza è una garanzia nei momenti caldi, ma poterli centellinare ed avere freschi alla fine di una stagione così lunga e dura è un lusso che Chus Mateo potrà e dovrà sfruttare al meglio.

Una squadra profonda, esperta, dura e piena di talento, una difesa che potrebbe essere considerata elité anche grazie al solo Tavares e la voglia di regalare un ultimo grande giro a dei monumenti del basket spagnolo: i Blancos sono la mia favorita per la stagione. 

1B) EFES ISTANBUL

Nuovi acquisti: Clyburn, Polonara, Žižić, M’Baye, Arna

Giocatore da osservare: Will Clyburn 

I bicampioni in carica si presentano alla stagione con un mercato che non lascia dubbi sulla loro voglia di three-peat. La posta in gioco è alta perché nessuno è riuscito a vincere tre titoli consecutivi (le uniche due squadre a raggiungerlo in precedenza sono state il Riga nelle prime tre edizioni, dal ’58 al ’60, e lo Spalato, dall’89 al ’91), ma ad Istanbul il mercato racconta di possibilità concrete e voglia di continuare a stupire.

Dopo un mercato estivo dello scorso anno che aveva palesato la mancanza di un’ala di livello, che Ataman ha mascherato utilizzando Elijah Bryant in quella posizione, è arrivato Will Clyburn, una delle migliori ali versatili passata nella competizione negli ultimi anni. Clyburn ha bisogno di tiri e possessi per rendere al meglio, ma Ataman ha dimostrato negli anni di saper gestire le varie bocche da fuoco e la loro necessità di mettersi in ritmo. Il suo inserimento è probabilmente il termometro per verificare se l’Efes è superiore alle altre contender o se questo è l’anno del sorpasso.

Le prese di Polonara e M’Baye offrono una freschezza che Singleton e Moerman non riuscivano più ad assicurare, pur essendo anche loro ultratrentenni. Al posto della delusione Petrusev, come ciliegina sulla torta è stato firmato Žižić, reduce da una grande stagione e lusso incredibile da aggiungere ad un roster spaziale.

L’unico dubbio è per quanto potranno riuscire a rimettere in piedi stagioni zoppicanti in regular season nel momento che conta, come successo nelle ultime due stagioni. Quest’anno le aggiunte al roster vanno infatti anche nella direzione di avere ancora più soluzioni di livello massimo da alternare nelle partite contro squadre di livello inferiore, per non perdere qualche partita di troppo nel percorso di avvicinamento alla post season.

1C) OLIMPIA MILANO

Nuovi acquisti: Pangos, Thomas, Voightmann, Baron, Mitrou-Long, Davies, Tonut

Giocatore da osservare: Mitrou-Long

Andando al di là del tifo dei tifosi italiani, nessuno può negare che il mercato messo in piedi dall’Olimpia Milano in questa sessione sia qualcosa di difficilmente pareggiabile. Partendo da giocatori di sicura affidabilità come Thomas, Voightmann e Baron fino ad arrivare a fenomeni assoluti come Davies e Pangos. 

La tenuta fisica e l’adattamento a leader di quest’ultimo determinerà molto nei destini di Milano, la sua capacità di orchestrare l’attacco è nota e la possibilità di combinarla con le letture di un pacchetto lunghi formato da veri professori del gioco è eccitante per Ettore Messina. La speranza è di avere il Kevin Pangos di San Pietroburgo, il meraviglioso giocatore che ha guidato lo Zenit a gara 5 contro il Barcellona, risultando il miglior giocatore di una serie che lo vedeva contrapposto a mostri sacri come Mirotić, Calathes o lo stesso Davies (che fu di gran lunga il suo avversario più pericoloso).

Nonostante quanto detto su Pangos, un ruolo fondamentale lo giocherà l’adattamento all’Eurolega di Naz Mitrou-Long. Dopo una stagione in LBA a livelli da MVP, riconoscimento poi vinto dal suo ex compagno di squadra Della Valle, le sue prestazioni saranno utili per non costringere Pangos ad un minutaggio troppo elevato, preservandolo da infortuni e mantenendolo in forma in vista dei playoff. Per caratteristiche i due potrebbero anche condividere il campo e se Naz rispettasse le attese potremmo trovarci di fronte ad una coppia capace di far impazzire le difese avversarie.

1D) BARCELLONA

Nuovi acquisti: Kalinić, Satoranský, Veselý, Tobey, Da Silva, Pauli

Giocatore da osservare: Tomáš Satoranský 

Per il terzo anno anno consecutivo, Šarūnas Jasikevičius è chiamato a puntare al colpo grosso e dalle parti di Barcellona i tifosi sperano che questa sia la volta buona. Archiviate due stagioni nelle quali a delle ottime regular season non sono seguite post season paragonabili, la campagna acquisti dell’estate sembra andare nell’ottica non solo di rinforzare la squadra ma anche di farlo con giocatori che sanno come si vince.

In questo senso possono leggersi le firme di due assoluti big della competizione come Veselý e Kalinić, campioni insieme col Fenerbache di Obradović e tra i migliori giocatori delle passate stagioni. Se sul primo ci sono dubbi di natura fisica, il secondo sembra essere il giocatore perfetto da aggiungere in una squadra del genere, potendo fungere da super role player e sfruttare al meglio le sue caratteristiche. 

Nonostante le firme di due ottimi lunghi come Da Silva e Tobey, che dovranno prendere i minuti dell’infortunato Mirotić, la differenza la farà lo stato di forma di Tomáš Satoranský. Il lunghissimo play è stato vittima di un vistoso calo nel suo ultimo periodo in NBA, che lo ha portato a passare da giocatore apprezzato da varie franchigie, anche disposte ad elargire stipendi a due cifre, ad essere fuori dalla lega. La speranza del Barcellona è che ritrovando un ambiente a lui congeniale ed un partner in crime come Veselý (con il quale ha costruito ottime cose in nazionale) possa condurre la squadra finalmente in fondo all’Eurolega. 

TIER 2: FINAL FOUR CERCASI 

Le quattro squadre citate in precedenza sembrano di un livello decisamente più alto, ma se qualcuno dovesse giocargli brutti scherzi ai playoff sarebbe una delle squadre di questo tier

2A) OLYMPIACOS

Nuovi acquisti: Canaan, Bolomboy, Peters, Black, Papas

Giocatore da seguire: Isaiah Canaan 

Dopo l’entusiasmante stagione dello scorso anno, Bartzokas si presenta ai nastri di partenza con una squadra con pochi cambiamenti sostanziali e con la speranza di mantenere lo stesso livello. Una solidità difensiva invidiabile, dovuta soprattutto alla fisicità e all’intelligenza delle due ali Vezenkov e Papanikolaou e alla lunghezza infinità di Moustapha Fall, una Walkup ritrovato durante i playoff su entrambe le due metà campo, un direttore d’orchestra raffinatissimo come Kōstas Sloukas, cosa manca? Principalmente Tyler Dorsey, partito alla ricerca di un posto al sole in NBA vicino ad un astro splendente come Luka Dončić e sostituito da Isaiah Canaan. 

Se Vezenkov rimane la stella della squadra, come ha confermato di poter essere anche ad Eurobasket, Canaan è il giocatore che più determinerà le sorti dell’Oly, in base a come riuscirà a non far rimpiangere proprio Dorsey. L’ex Unics è un tiratore spaziale, anche migliore del futuro giocatore dei Mavs, ma le sue misure sono molto più contenute (circa 10cm in meno) e questo potrebbe costare sia nella capacità di trovare soluzioni alternative al tiro da fuori, sia in difesa, dove un backourt con Sloukas e Canaan sembra difficile da sostenere. 

Per il resto c’è fiducia rispetto alle aggiunte tra i lunghi, Peters potrebbe portare punti dalla panchina e versatilità e Bolomboy, se concentrato, essere un upgrade rispetto ad Hassan Martin, che non ha comunque sfigurato nella scorsa stagione come cambio di Fall. 

2B) FENERBAHCE

Nuovi acquisti: Calathes, Wilbekin, Motley, Edwards, Bjelica, Hayes-Davis, Jekiri, Geyik

Giocatore da osservare: Johnathan Motley

Dopo una stagione deludente il Fenerbahce ha messo in atto una vera e propria rivoluzione, nel roster e in panchina. Partiti il totem Veselý e gran parte della rotazione, la squadra è stata rimessa a nuovo e soprattutto affidata ad Itoudīs. Partiamo da questo: tra l’allenatore greco e le Final Four quasi nessuno si è riuscito a frapporre e anche quest’anno le aspettative di dirigenza e tifosi sono altissime. 

Nonostante parta un pochino indietro, la squadra turca ha aggiunto una serie di giocatori interessantissimi: Bjelica è fresco di titolo NBA e può offrire soluzioni diverse dal doppio lungo classico col quale il Fener si è schierato spesso la scorsa stagione, Wilbekin è una stella della competizione e Jekiri e Hayes-Davis due giocatori solidi. 

I due nomi più interessanti sono però a mio avviso Carsen Edwards e Jonathan Motley. Il primo è un potenziale vincitore dell’Alphonso Ford Trophy e la sua capacità di tirare sia dal palleggio che senza palla in movimento rischia di essere troppo da difendere per molte guardie di Eurolega. La sua convivenza con Wilbekin è tutta da testare mentre sembra perfetto per funzionare bene con Calathes.

Motley è invece il vero possibile crack dell’Eurolega. Dominatore dell’Eurocup finché il Lokomotiv ha potuto partecipare, il lungo ex Clippers si presenta come una vera forza sotto canestro, capace di segnare e raccogliere rimbalzi con continuità, oltre a saper ottenere fischi a favore per andare in lunetta e caricare gli avversari di falli. 

Un po’ troppo incline alle palle perse, avrà l’ingrato compito di occupare una buona parte dei minuti destinati prima a Veselý ma, se pur con caratteristiche e misure molto diverse, il potenziale per far vedere grandi cose anche in Eurolega c’è tutto. Il suo rendimento, soprattutto difensivo, sarà una chiave della stagione dei gialloneri.

2C) AS MONACO

Nuovi acquisti: Brown, Okobo, Loyd, Blossomgame, Strazel, Moerman, Makoundou

Giocatore da seguire: John Brown III

La squadra più divertente della scorsa stagione ha cambiato di nuovo tantissimo, anche se meno dell’anno precedente, ed ha probabilmente compiuto un ulteriore step nel livello del roster: sono rimasti Mike James ed Alpha Diallo, ossia i migliori giocatori della scorsa stagione, e i centri Motiejūnas e Hall. 

Oltre alle conferme sono arrivati due scorer pazzeschi come Okobo e Loyd, il miglior difensore della scorsa Eurolega (finché ha potuto giocare), John Brown, un 4 veterano che può aprire il campo e che è un upgrade di Motum come Moerman e un play difensivo e ragionatore per bilanciare i tre scorer nelle posizioni di play/guardia. Si è poi aggiunto uno dei migliori giocatori dai livelli appena più bassi del basket Europeo, Blossomgame, per formare una rotazione dal talento quasi folle chiusa da Ouattara, solidissimo negli scorsi playoff, e Makoundou, lungo ex promessa da NBA.

La convivenza tra James, Okobo e Loyd è tutta da testare, essendo tutti giocatori che hanno bisogno di molti possessi per rendere al meglio. Forse Okobo sembra quello che più potrebbe essere adattato ad un ruolo lontano dalla palla, ma non sembra l’ideale per massimizzarne il talento. 

Sostenere tutto questo impianto sarà principalmente compito nella metà campo difensiva di John Brown, il quale lo scorso anno ha settato il tono delle prestazioni difensive dell’Unics, portando i russi ad essere una delle migliori difese dell’Eurolega e toccando picchi di eccellenza individuale davvero rari. Nella scorsa stagione ha battuto il record di rubate totali in una regular season di Eurolega, detenuto da Ginobili dal 2001, pur giocando meno partite del previsto per via dell’invasione russa e della conseguente esclusione dalla lega dell’Unics, del CSKA e dello Zenit.

Una stagione difensiva che rimarrà negli annali

Gli occhi saranno puntati anche sullo sviluppo di Alpha Diallo. Già lo scorso anno uno dei migliori two way player della lega, aveva mostrato lampi di gioco palla in mano che la presenza di tre ball handler così ingombranti rischia di far rimanere inespressi. A lui spetterà il compito di difendere sui migliori esterni avversari, la speranza è che Saša Obradović sappia ritagliargli il giusto spazio nella metà campo offensiva.

TIER 3: LA GRANDE BAGARRE PER UN POSTO AI PLAYOFF

Anche se tutte le squadre discusse finora rispettassero le aspettative, c’è ancora una posizione aperta  per la post season da conquistare e, come sempre, la lotta gli ultimi spot playoff in Eurolega sarà la lotta più avvincente della regular season.

3A) BAYERN MONACO

Nuovi acquisti: Gillespie, Winston, Bonga, Harris, Branković, Wimberg 

Giocatore da osservare: Freddie Gillespie

Parlando di Bayern viene subito da chiedersi perché siano primi in questo tier nonostante un roster decisamente meno talentuoso di squadre come il Maccabi. La risposta è abbastanza semplice: il mercato fatto dalla dirigenza tedesca sembra voler massimizzare ed estremizzare l’idea di basket di Trinchieri e l’identità dura ed aggressiva che la squadra ha avuto da quando la guida l’allenatore italiano.

Gillespie, Winston e Bonga sono i tre colpi più importanti e meritano tre discorsi separati. Il primo è un lungo ancora grezzo, avendo iniziato molto tardi a giocare a basket, ma la sua lunghezza (a dispetto dell’altezza non clamorosa) e la sua prestanza fisica ne fanno un corpo perfettamente pronto per l’intensità della massima competizione europea. Potenzialmente parliamo del giocatore capace di risolvere il problema del Bayern in termini di lunghi della scorsa stagione, facendosi carico di importanti compiti in difesa e a rimbalzo e lavorando come bloccante e lob catcher in attacco. Molto passa dal suo impatto.

Per portare il Bayern ai playoff servirà però anche una grande stagione di Cassius Winston. Il playmaker ex Washington Wizards dovrà sobbarcarsi un carico offensivo notevole in termini di scoring, essendo partiti due realizzatori puri come Darrun Hilliard e DeShawn Thomas. Le sue caratteristiche sono quelle di un floor general ma vista la composizione del roster potrebbe essere chiamato a minuti da prima opzione offensiva, magari lasciando il compito di iniziare l’azione a Walden o Jaramaz. 

Concludiamo con Bonga, il quale potenzialmente potrebbe rappresentare un colpo di livello assoluto nella metà campo difensiva, essendo un esterno con dimensioni e capacità per difendere quattro ruoli in Eurolega. Le sue mancanze nella metà campo offensiva andranno mascherate con compiti secondari in attacco come tagli dal lato debole, blocchi e consegnati, ma sulle capacità di Trinchieri di riuscire in questo compito non ci sono molti dubbi.

3B) MACCABI TEL-AVIV

Nuovi acquisti: Nebo, Baldwin, Poythress, Colson, L. Brown, Menco, Hollins, Hilliard, Pnini

Giocatore da osservare: Bonzie Colson

Come sempre talento incredibile nel roster del Maccabi e, altrettanto usualmente, incognite sulla costruzione e l’organizzazione del roster. Partiamo dal presupposto che affidare la panchina a Kattash di per se non sembra affatto una cattiva idea, ma che i nomi che si erano fatti al suo posto (Pascual ad esempio) stuzzicavano decisamente di più il palato, soprattutto alla luce dei giocatori da gestire.

I nomi aggiunti sono tanti e presi singolarmente anche molto intriganti, i dubbi principali sono su come tali nomi potranno combinarsi. Tra i lunghi Nebo e Poythress vengono entrambi da stagioni positive, seppur travagliate per i destini delle loro squadre precedenti, e portano verticalità e capacità di rollare forte al ferro. Jarrell Martin invece è un ex NBA ormai un po’ in declino che dovrebbe offrire una dimensione offensiva sia interna che esterna. Nessuno dei tre offre particolari certezze in termini difensivi e sappiamo come invece avere un lungo capace di coordinare la difesa e proteggere l’area con continuità sia fondamentale. 

Tra le guardie Lorenzo Brown e Wade Baldwin sono due prese di assoluto livello, ma che sembrano non essere particolarmente compatibili. Il secondo non ha una parvenza di gioco lontano dalla palla, il primo è più adattabile, ma sia nelle sue esperienze in Eurolega che ad Eurobasket con la Spagna (dove è stato depredato del titolo di MVP) ha mostrato il meglio di se palla in mano. Per risolvere questo dualismo l’ideale sarebbe dividere il più possibile i minuti dei due, magari accoppiando Baldwin e Hollins, idealmente un buon prototipo di 3&D, e Brown ed Hilliard, uno scorer più versatile e ottimo per finalizzare quanto costruito dal cestista “spagnolo”. 

Ultime parole da spendere su quello che ho inserito come giocatore da osservare, ossia Bonzie Colson: Colson è un’ala ex Milwaukee Bucks che ha quasi distrutto le competizioni europee di cui è stato protagonista. Grande stagione col Pinar in Turchia a oltre 16+7 di media, miglior giocatore della BCL nella sua esperienza a Strasburgo e la sensazione che possa essere una delle future stelle anche dell’Eurolega, con uno stile di gioco particolare che sembra adattarsi però perfettamente al basket europeo (immaginate un archetipo di giocatore paragonabile a Will Clyburn, seppur con delle differenze). 

In mezzo tra l’abbondanza nel reparto guardie e i dubbi nel reparto lunghi, Colson potrebbe essere il collante di questa stagione della squadra di Tel Aviv e non mi stupirei se a fine stagione lo riconoscessimo come il migliore o secondo migliore giocatore del roster.

3C) VIRTUS BOLOGNA

Nuovi acquisti: Lundberg, Shengelia, Ojeleye, Mickey, Bako, Menalo

Giocatore da osservare: Semi Ojeleye

Incredibile pensare come una squadra di Eurocup abbia potuto già lo scorso anno aggiungere due pezzi pregiati di una rotazione da Final Four Eurolega come quella del CSKA. Partendo quindi da questo punto fermo, possiamo osservare come la rotazione della Virtus Bologna sarebbe stata già lo scorso anno sufficiente a provvedere ad un decente numero di vittorie in Eurolega, pur comunque difficilmente sufficiente a contendere i playoff.

Le riconferme di Shengelia e Hackett (quest’ultima già avvenuta nella scorsa stagione) sono segno di una squadra che punta a far bene già dalla prima stagione al ritorno in Eurolega. Le firme di Lundberg e Mickey sono due colpi solidi in ottica lotta playoff, con il primo che promette di poter mostrare ancora del potenziale inesplorato nella parentesi, tutt’altro che lunga, al CSKA.

Jaiteh e anche Bako, seppur in misura minore, hanno dimostrato di valere una chance a questi livelli e il pubblico di appassionati è eccitato all’idea di poter rivedere una leggenda come Miloš Teodosić calare i palazzetti più importanti d’Europa, ma il giocatore che merita maggiore attenzione nel roster dei bianconeri è senza ombra di dubbio Semi Ojeleye

Anche lui non ha perso un minuto per essere decisivo

Fisico e atletismo fuori scala per gli standard europei, come mostrato in Supercoppa, una capacità forse inaspettata di segnare anche dei tiri complicati e un impatto subito sorprendente, l’ex Bucks e Celtics potrebbe essere l’arma (non troppo) segreta della squadra di Scariolo, fresco di titolo europeo con la nazionale spagnola, nel tentativo di infilarsi in una durissima corsa ai playoff. 

3D) PARTIZAN BELGRADO

Nuovi acquisti: Nunnally, Exum, Anđušić, Papapetrou

Giocatore da osservare: Dante Exum 

La squadra di Želimir “Željko” Obradović è riuscita a mettere le mani su un posto in Eurolega nonostante la delusione cocente della scorsa Eurocup e si presenta ai nastri dei partenza con un roster decisamente interessante, oltre che ovviamente con il leggendario Coach serbo saldo alla guida. 

Gli investimenti fatti già per l’Eurocup continueranno a pagare dividendi, tutti abbiamo infatti negli occhi l’ultima stagione milanese di Punter, fresco capitano dei bianconeri, e Leday, giocatori rimasti e pronti a fare la differenza anche a queste altitudini. Le aggiunte sono state principalmente concentrate tra gli esterni, dal momento che a comporre il roster dei lunghi insieme a Leday saranno gli uomini dello scorso anno, ossia una vecchia conoscenza come Mathis Lessort e i giovani Koprivica, Smailagić e Vukčević.

Nei ruoli di guardie e ali i colpi sono stati importanti: Nunnally e Papapetrou sono nomi pesanti e Anđušić, nonostante delle difficoltà difensive, è un tiratore che fa comodo in qualsiasi roster e che può essere utilizzato in varie situazioni. Sarà curioso vedere come Obradović userà Papapetrou, se da super role player (come a mio avviso renderebbe al meglio, anche in squadre di livello più alto) o più palla in mano come è stato utilizzato nella sua esperienza al Panathīnaïkos.

Il nome più interessante della campagna acquisti estiva è senza dubbio però Dante Exum, poiché porta con se molte possibilità e anche alcuni dubbi. Le possibilità risiedono in quanto fatto vedere al Barcellona in termini di capacità difensive, di attacco in transizione e di playmaking secondario, tutto sorretto da un atletismo e una lunghezza decisamente d’élite per la competizione. I dubbi risiedono nel suo utilizzo, dal momento che Exum sembra essere molto più una wing piuttosto che un ball handler primario e l’assenza di un vero playmaker da livello playoff di Eurolega potrebbe costringerlo a compiti di creazione esageratamente gravosi. 

E non è neanche la più incredibile della sua stagione al Barcellona

Se dovesse arrivare qualche playmaker di alto livello (le voci che danno il Partizan voglioso di tentare lo scippo di Campazzo ai danni del Real Madrid rendono questa possibilità quantomeno da considerare) il Partizan potrebbe essere messo anche una o due posizioni più in alto in questo power ranking. Per ora sembra che la squadra di Belgrado possa dipendere troppo da come Avramović e Madar riusciranno ad impattare l’Eurolega. 

TIER 4: LE SQUADRE CHE IN CASA DARANNO FILO DA TORCERE ALLLE SQUADRE IN CORSA PER I PLAYOFF

In Eurolega, un po’ sotto la zona playoff, ci sono sempre due tipi di squadre: le squadre interessanti che finiscono per languire in un’aurea mediocritas semplicemente per la maggiore qualità dei roster altrui e quelle che deludono, non lottando realmente mai per le posizioni che offrono l’accesso alla post season. 

4A) PANATHINAIKOS

Nuovi acquisti: P. Kalaitzakīs, G. Kalaitzakīs, Andrews, Grigonis, Ponitka, Gudaitis, Williams, Lee, Wolters

Giocatore da osservare: Marius Grigonis

Grandi cambiamenti nel roster del Panathinaikos di quest’anno e tanti movimenti interessanti, tanto da farmi sentire che questa potrebbe essere una posizione che mi pentirò di aver assegnato. Sostituito l’allenatore e preso Radonjić, reduce da ottime cose fatte alla Stella Rossa, soprattutto nell’organizzazione della metà campo difensiva, anche il roster è stato rivoluzionato, mantenendo i soli Papagiannīs e Bochoridis tra i giocatori che l’anno scorso avevano avuto un ruolo.

Paris Lee ha firmato ai verdi per avere i tiri che il Monaco non poteva garantirgli e la scelta potrebbe pagare sia per lui che per la squadra. Nel backcourt con lui ci saranno uno dei migliori giocatori della scorsa Eurocup, Andrew Andrews, e Wolters, solida point guard proveniente proprio della Stella di Radonjić.

Nel reparto esterni sono stati aggiunti i gemelli Kalaitzakīs, Giorgios proveniente da un tentativo di approccio all’NBA e Panagiōtīs da un’ottima stagione in Eurocup, i quali potrebbero essere utilizzati per qualche minuto da 4 in quintetti piccoli, dato che l’ala forte titolare sarà Derrick Williams, ormai un veterano dell’Eurolega, ma giocatore le cui lune non sempre si allineano con quelle della squadra. 

Tra gli esterni però i due colpi principali sono stati probabilmente quelli di Grigonis e Ponitka. Il primo è il giocatore da osservare perché presumibilmente tornerà ad avere un ruolo da prima opzione dopo l’esperienza al CSKA, pur se sarà probabilmente un primus inter pares rispetto a quanto visto nell’anno con coach Schiller allo Žalgiris. Se riuscirà a mantenere l’alta efficienza che lo contraddistingue ed un buon volume potrebbe tornare nell’Olimpo dei migliori giocatori della competizione.

Ponitka invece idealmente prende il posto da all-round che ha occupato negli ultimi anni Papapetrou, pur con caratteristiche diverse. Reduce da un ottimo Eurobasket, porterà la sua capacità di assistere i compagni, andare a rimbalzo e in generale fare in campo tutto ciò che in quel momento serve alla squadra. Inspiegabilmente stava per finire a Reggio Emilia, il Pana lo ha riportato dove merita dopo le grandi prestazioni con la sua nazionale.

4B) BASKONIA

Nuovi acquisti: Kotsar, Thompson, Howard, Hommes, Diez

Giocatore da osservare: Markus Howard

Sono stato molto indeciso fino all’ultimo su chi mettere avanti tra Baskonia e Valencia. Pur essendo molto rarefatte le distanze tra le squadre a questo punto del Power Ranking, alla fine ho deciso di mettere il Baskonia sopra perché, nonostante le vittorie arrivate alla fine della scorsa stagione siano state un po’ vuote per il momento della stagione, qualcosa di interessante si è visto e questo mi fa ben sperare nella crescita di alcuni giocatori. 

Tra i giocatori già presenti a roster Kurucs, Raieste, Marinković ma soprattutto Sedekerskis ed Enoch rappresentano una bella quota di under 25 che potrebbero crescere con un anno di esperienza in più e diventare lo zoccolo duro della rotazione di baschi, seppur non le punte di eccellenza.

A rappresentare queste punte di eccellenza dovranno essere l’ormai rodatissimo Giedraitis, chiamato a fare la differenza su due metà campo con la sua abilità di rompere le linee di passaggio e di aiutare dal lato debole, ed alcuni nuovi acquisti, in particolare, a mio avviso, le due guardie Darius Thompson e Markus Howard. 

Il primo, di cui avevamo parlato in una puntata di Four Point Play lo scorso anno, in vista di una sua possibile firma in Eurolega già per la stagione 2021/22, è un giocatore ormai estremamente completo, capace sia di segnare in vari modi che di assistere i compagni, e sarà probabilmente chiamato a prendere il ruolo di Baldwin come ball handler principale della squadra.

Howard invece, molto più basso di Thompson ma molto meno playmaker per caratteristiche, sarà chiamato ad essere il braccio armato della squadra basca. Estremamente sottodimensionato, Howard è però uno scorer completo, capace di segnare da fuori ma anche di finire al ferro o concludere in floater, sfruttando la sua felicità e la minaccia del suo tiro. Interessante, potenziale futuro Alphonso Ford Trophy se passerà qualche anno in Eurolega.

4C) VALENCIA 

Nuovi acquisti: Radebaugh, Alexander, Webb, Harper, Jones

Giocatore da osservare: Jared Harper

L’impressione è che questo Valencia, nonostante la forza della società alle spalle della squadra naranja, sia una squadra potenzialmente più divertente che ambiziosa riguardo alle posizioni che contano. Una stella come Mike Tobey è partita, direzione Barcellona, e per sostituirlo è arrivato dagli stati uniti Kyle Alexander, centro canadese con potenziale ma ancora da sgrezzare e da testare a livelli come quelli di Eurolega. Con lui nel reparto lunghi ci saranno l’esperto Dubljević e gli interessantissimi Pradilla e Rivero, che ormai ha preso il posto del montenegrino come lungo di riferimento degli spagnoli.

Tra le guardie c’è stato un grande rinnovamento e c’è grande abbondanza. La continua produzione di talenti del campionato tedesco ha portato ai valenciani Jonah Radebaugh, esterno che nelle prime fasi della stagione è sembrato essere già pronto per la competizione. Al suo fianco ci saranno giocatori già a roster ma anche due nuovi acquisti molto interessanti: Chris Jones, reduce da una grande stagione all’Asvel, e Jared Harper, potenziale crack, presento o futuro che sia.

La point guard americana è un giocatore offensivamente super completo, capace di tirare, assistere i compagni, bruciare il campo in transizione e prendersi responsabilità nei momenti caldi. Dotato di un atletismo sottovalutato a causa delle misure ridotte, è stato uno dei migliori giocatori della scorsa G League e si porta dietro una quantità di talento perfetta per far bene in Eurolega, se riuscirà ad adattarsi alla fisicità della competizione.

4D) ALBA BERLINO

Nuovi Acquisti: Procida, Wetzell

Giocatore da seguire: Gabriele Procida (questa era facile)

Il roster rimane più o meno lo stesso dello scorso anno e questo non è un male, vista la stagione interessante sotto la guida di Israel Gonzalez. L’Alba è tutti gli anni una squadra che diverte al di là dei risultati e soprattutto produce giocatori in serie. 

Anche quest’anno molti nomi potrebbero fare il salto decisivo. Thiemann, Lammers, Zoosman, Olinde, Koumadje, Jaleen Smith, gran parte della rotazione dell’Alba dello scorso anno offre l’impressione di poter compiere un salto in termini di presenza in campo e produzione, limando i difetti e diventando solidi giocatori da squadre playoff. Lo e Sikma saranno le stelle ma il sistema di Gonzalez offre spazio e possibilità un po’ a tutti i giocatori a roster.

I due nuovi nomi avranno ruoli e compiti molto diversi. Procida è giunto a Berlino per compiere un percorso post draft che dovrebbe portargli benefici in termini di sviluppo, magari immaginando una linea di crescita alla Simone Fontecchio, pur con sostanziali differenze. Wetzell arriva invece a sostituire Oscar Da Silva, dopo un’esperienza fugace al Baskonia dove non ha fatto vedere nulla del suo repertorio. Un’ottima esperienza in NBL e un grande QI sono il suo passaporto.

TIER 5: DUBITO CHE MI ATTIRERO’ LE SIMPATIE DEI TIFOSI DI QUESTE SQUADRE METTENDOLE QUI

Che dire? I bassifondi, io simpatizzo Asvel quindi ho uno scudo per quando direte che sono di parte. 

5A) ASVEL VILLEURBANNE

Nuovi acquisti: De Colo, Jackson-Cartwright, Pons, Noua, Mathews, Lauvergne, Polite, Obasohan

Giocatore da osservare: Parker Jackson-Cartwright

Rivoluzione in un roster che già lo scorso anno non aveva accumulato risultati eccezionali dopo la gran partenza, pur mettendo in vetrina giocatori interessanti come Okobo, Kostas Antetokounmpo o il talento generazionale Wembanyama. L’unico titolare rimasto a roster è David Lighty, che con la sua esperienza e la sua capacità di essere utile sia in difesa, sia col tiro che con il gioco in post contro le guardie dovrà rappresentare la continuità.

A guidare la squadra ci sarà Nando De Colo e il motivo per cui Parker Jackson-Cartwright è il giocatore da osservare è che, nonostante il francese abbia ancora delle cartucce da sparare, far pesare l’intero attacco su un giocatore di 35 anni per un’intera stagione e due competizioni non sembra l’ideale. Per quanto sia innegabile la classe del francese, PJC sarà chiamato a gestire un ruolo molto importante, dopo aver dominato il campionato tedesco, crescendo così tanto da mettere a ferro e fuoco anche le gare di playoff.

Un giocatore da osservare potrebbe essere anche Yves Pons, dal momento che il ruolo di 4 è presidiato da un non proprio convincente Amine Noua e dall’esperto (forse troppo) Charles Khaudi. Il francese ex Memphis è ancora giovane ed ha un potenziale difensivo quasi illimitato ma i limiti offensivi rischiano di essere troppo evidenti per emergere fin da subito.

5B) STELLA ROSSA

Nuovi acquisti: Petrušev, Adams, Holland, Ilić, Nedović, Radulijca, Bentil, Martin

Giocatore da seguire: Filip Petrušev 

La rivoluzione nel roster della Stella Rossa e la partenza di Coach Radonjić non lasciano ben sperare per la stagione. Il rischio di perdere la forte identità, improntata sui dettami difensivi dell’allenatore e sulla presenza di Nikola Kalinić come guida tecnica e temperamentale, è concreto e il roster non sembra abbastanza talentuoso da sopperire a questa eventualità, nel caso dovesse presentarsi. 

Adams, Holland, Martin e Bentil sono ottimi pezzi di rotazione ma sembra mancare una stella capace di prendere in mano la squadra. Come talento Nedović potrebbe ricoprire questo compito, ma i continui infortuni ne hanno molto diminuito le possibilità. Il talento serbo ha ancora la possibilità di infiammarsi improvvisamente in delle partite sporadiche ma le possibilità che possa essere guida continua della squadra sono flebili, seppur da appassionati tutti continuiamo a sperare in una sua stagione libera da problemi fisici.

Petrušev è stata una delle più grandi delusioni della scorsa stagione e quindi va considerata una storia da seguire dal momento che torna in Serbia, suo paese natale e posto dove col Mega aveva distrutto l’ABA Liga due stagioni fa. Le sue abilità da rollante e da realizzatore interno potrebbero essere un’ancora a cui aggrapparsi nei momenti di secca se saprà confermare le aspettative che invece ha deluso lo scorso anno.

MVP a 21 anni, noi lo aspettiamo volentieri

5C) ZALGIRIS KAUNAS

Nuovi acquisti: Evans, Brazdeikis, D. Giedraitis, Dimsa, Smits, Butkevičius, Hayes, Birutis.

Giocatore da seguire: Ignas Brazdeikis

Il roster, a mio avviso, nettamente peggiore della competizione. Alcuni buoni giocatori sono arrivati, in particolare Smits, Evans e Brazdeikis, ma se questo tre non si dimostreranno dei giocatori di livello superiore o non ci saranno crolli di altre squadre dubito che vedremo lo Zalgiris molto più in alto rispetto al fondo della classifica.

Evans avrà tiri e possessi per mostrare ancora di più di quanto già di buono fatto vedere al Maccabi, Smits ha l’occasione per portare la sua versatilità su più minuti e con più responsabilità, Brazdeikis è l’oggetto principale di interesse: esterno oversize (o lungo tattico) capace di segnare in molti modi e soprattutto di portare quel pizzico di divertimento anche nelle partite di una squadra che quest’anno parte davvero con pochissime ambizioni. 

Ti è piaciuto l'articolo?
Dacci un feedback:

Loading spinner
Paolo Di Francesco
Se potessi tornare indietro nel tempo donerei delle nuove ginocchia a Roy ed Oden. Visto che non posso, mi accontento di questi Trail Blazers meno entusiasmanti. Parlo di Eurolega su Four Point Play, solo per sfoggiare l’accento romano.