L’ottimo inizio di stagione di Trae Young

Atlanta Hawks - Trae Young
Copertina di Valentino Grassi

Malgrado la stagione di Trae non sia statisticamente la sua migliore, guardandolo giocare partita dopo partita è chiaro che stia raggiungendo l’olimpo della pallacanestro offensiva, migliorando sotto ogni aspetto.

Dopo la run playoff da 29 punti e 9.5 assist che ha portato i suoi Hawks alle Eastern Conference Finals, Trae sembra aver raggiunto una nuova consapevolezza delle sue abilità, acquisendo il distintivo di “generale in campo” ad Hall of Fame, come in NBA 2K.

Il tiro dalla media

Durante questa stagione è stata aggiunta una nuova arma al suo arsenale da scorer: il tiro dal midrange. In questo primo terzo di stagione Trae sta tirando circa 4 tiri dal midrange a partita, contro i poco più di 2 che prendeva lo scorso anno, realizzandoli con un elitario 57%.

Il momento in cui usa di più questo tipo di soluzione è durante il pick&roll. Il suo snake dribble (non vi devo dire chi è l’icona di questo movimento in palleggio vero?) costringe la difesa a muoversi tanto e, grazie agli ottimi blocchi di Capela, riesce a fornirgli lo spazio necessario per tirare malgrado Trae non abbia , dalla sua parte, le caratteristiche fisiche e la forma di tiro del grande scorer dalla media.

Nel caso in cui ci sia bisogno di creare separazione Trae è in grado di farlo dal palleggio, come nei canestri mostrati nel video qui sopra.

La cosa più importante di questa nuova aggiunta è, però, la sua capacità di usare questa nuova arma come strumento di manipolazione della difesa, facendo letteralmente impazzire il difensore preoccupato.

Le vittime delle sue finte sono innumerevoli ed illustri: Thybulle, Royce O’Neal, Jrue Holiday, Ja Morant, Dillon Brooks, Chris Duarte per citarne alcuni.

La consapevolezza della posizione del difensore, ricercato costantemente con gli occhi (come possiamo vedere nel video qui sopra) è qualcosa che pochissimi in NBA hanno. Trae è obbligato, visto il suo atletismo, ad essere più consapevole di altri scorer fisicamente più dotati, ma processare informazioni alla velocità con cui riesce a farlo la stella degli Hawks è molto complicato.

Scelte più consapevoli

Dopo le numerosissime polemiche dello scorso anno riguardanti il cercare tiri liberi inventandosi i contatti le regole NBA sono cambiate e ciò ha ridotto notevolmente il free throw rate di Trae Young, portandolo dal 49.1% della scorsa stagione al 28.7%.

Concretamente, il dato riportato sopra, si traduce in 3 tiri liberi in meno a partita rispetto alla passata stagione, ma malgrado questo importante calo la sua efficienza è rimasta praticamente invariata.

A cosa è dovuto ciò? A migliori scelte di tiro, principalmente, oltre alla già citata elitaria percentuale dal midrange.

La shot chart di Trae non è esattamente la definizione di “morey-ball”, ma il numero ridotto di triple prese a favore di floater e tiri al ferro aiuto l’aumento di efficienza. Un paio di anni fa si vedevano troppo spesso triple prese in maniera avventata, a gioco rotto e in situazioni in cui la soluzione migliore sarebbe stata un’altra. Malgrado si vedano ancora quest’anno si vede anche il grande lavoro di limatura e rifinitura del gioco che Trae ha svolto su se stesso.

Il tiro da 3, che è un suo marchio caratteristico, non diventa più la prima opzione, ma diventa l’ennesima arma per manipolare la difesa.

Ad esempio, nel video qui sopra, Trae batte la difesa hedge molto alta dei Grizzlies segnando una tripla dal logo. Il fatto che questa tripla entri ha conseguenze immediate sugli avversari che nelle successive azioni si sentono costretti a difendere ancora più forte su di lui.

L’azione successiva è quella mostrata qui sopra. La difesa difende più alta, Trae se lo aspetta e Collins ha tempo e spazio per andare a canestro. Arriva il passaggio e l’appoggio facile.

Grazie a tutto ciò i suoi numeri in pick&roll sono mostruosi.

Movimento off-ball

Trae non è rinomato per essere un giocatore alla Curry, in costante movimento lontano dalla palla e, anche questa stagione, sta dimostrando di essere molto più efficace con la palla tra le mani rispetto che lontano da essa.

Rispetto agli scorsi anni, però, si sta muovendo molto di più facendo muovere la difesa e iniziando alcune azioni con un leggero vantaggio che gli consente di affaticarsi di meno.

Una delle azioni iconiche giocate dagli Hawks per Trae è sicuramente quella mostrata nel video qui sopra. L’azione in questione, chiamata Blind Pig, viene utilizzata molto spesso per far ricevere Trae lanciato verso canestro con un passo di vantaggio rispetto al proprio difensore. Da quella posizione Trae è in grado di fare tutto: andare al ferro, alzare un lob per il lungo che gli ha consegnato la palla poco prima, tirare un floater o guadagnare un fallo.

Questo tipo di azione, però, era molto comune anche lo scorso anno. Quello che era meno comune era lo sfruttare Trae Young in uscita dai pin down o in situazioni simili a quelle mostrate nel video appena sotto.

Un altro aspetto interessante è che, finalmente, Trae si muove molto dopo aver effettuato un passaggio, riposizionandosi per creare linee di passaggio dirette dai compagni verso di sé.

Questa azione è esemplificativa di quanto stiamo dicendo.
L’azione iniziale è un normale pick&roll, la penetrazione non va a buon fine e Trae è costretto a prendere la prima scelta: passare la palla a Capela o a Huerter in angolo. Trae opta per Capela perché passarla direttamente a Huerter permetterebbe a Green un rapido close-out. Capela la scarica subito in angolo e la tripla aperta di Huerter viene chiusa da una grandissima lettura e chiusura di Maxey.

Nel frattempo Trae, che era marcato da Maxey ad inizio azione, si sposta nella parte completamente opposta del campo, mettendosi in visione, totalmente smarcato, per un ribaltamento di fronte. La difesa dei 76ers ruota, nuovamente, alla perfezione e Niang si trova a correre verso Trae ancora prima che il passaggio parta dalle mani di Wright. Trae, dunque, attacca il close out del difensore battendolo e trovando un passaggio perfetto per l’appoggio di Capela.

I passaggi visionari

Se a tutto ciò che abbiamo detto sulla sua abilità di fare canestro ci aggiungiamo le sue qualità da passatore emerge il prototipo di un giocatore offensivo ai limiti della perfezione.

Trae non ha dalla sua l’altezza, tipica dei grandi passatori moderni come LeBron o Dončić, ma esattamente come il calabrone che vola lo stesso, Trae vede lo stesso linee di passaggio che dovrebbero essergli inaccessibili.

Il fatto che questo passaggio sembri semplice è dovuto al fatto che Trae ci ha abituato a qualunque cosa sotto questo punto di vista. Brooks è consapevole del fatto che il passaggio per Collins sia quello “chiamato”, Trae lo sa e, malgrado abbia Adams e Brooks addosso (ben più alti di lui entrambi), pesca comunque il taglio di Bogdanović.

In quest’altra occasione tra le mani di Gary Payton II e Draymond Green (!!!) riesce comunque a trovare l’assist perfetto per Collins, aggiungendo la finezza di muovere con lo sguardo Wiggins, che avrebbe dovuto taggare il rollante, verso Bogdanović in angolo.

La difesa

L’ultimo aspetto di cui è necessario parlare durante questa stagione è l’attitudine difensiva. Non mi sarei mai aspettato di poter parlare positivamente della difesa di Trae, ma da dopo la sua dichiarazione sul fatto che la regular season sia noiosa (ne abbiamo parlato qui) ha alzato il suo livello di concentrazione diventando attento nella propria metà campo.

Nel video qui sopra ci sono due azioni della partita contro Charlotte. Nella prima difende bene in transizione rimanendo davanti al suo uomo e intercettando un passaggio non scontato. Nella seconda, malgrado il canestro, fa una buona rotazione difensiva per contestare il tiro di Hayward.

Nel video qui sopra Trae resta attento tenendo i primi palleggi di Kormaz e sporcandogli la palla per propiziare la palla persa.

In quest’altra azione, simile alla rotazione su Hayward, Trae prova addirittura a contrastare la schiacciata di Embiid ed è probabilmente il modo migliore per far capire il tipo di voglia di impattare la partita che sta mostrando da dopo le prime partite di stagione.

Dopo un inizio complicato, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, Trae Young ha dato un importante giro di vita portando la squadra, malgrado gli infortuni di Bogdanović, Reddish e Hunter, ad un record di 8-2 nelle ultime 10.

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Matteo Berta
Matteo, studente di ingegneria informatica a Torino. Si è innamorato dei Clippers nello stesso modo di tanti altri, vedere Chris Paul che alza il pallone a Blake Griffin a 12 anni era uno spettacolo. Crescendo si è innamorato di Trae Young e delle prospettive di questi Atlanta Hawks.