#TrueTweeting, volume 5

#TrueTweeting 5
Copertina di Marco D'Amato

Nonostante i piani alti di True Shooting siano riusciti nell’impresa di fermarci anche la scorsa settimana (ormai è evidente che siamo scomodi), finalmente torna #TrueTweeting, la rubrica che raccoglie i migliori cinguettii della settimana dei nostri autori.

Come al solito, ricordatevi di seguirci su tutti i nostri canali social (ovvero TwitterInstagram e Facebook) e, qualora ve li foste persi, recuperatevi gli scorsi volumi della rubrica. Questa settimana si parlerà di De’Andre Hunter, di Derrick White e di molto altro.

Una trade equilibrata di un tifoso di Philadelphia che coinvolge Simmons

Se al posto di questo titolo ci fosse stato scritto “Un unicorno” o “Un’opinione pacata nel dibattito tra James e Jordan” probabilmente avreste reagito allo stesso modo: nah, una cosa del genere non esiste.

Eppure il nostro Cesare Russo, grande tifoso di Philadelphia fin dai tempi del Process – e sì, se ve lo steste chiedendo, effettivamente ne porta ancora le conseguenze – ha messo a punto una mock trade che coinvolge Ben Simmons, ancora divorziato in casa e ancora senza un minuto giocato in questa stagione.

La questione riguardante il #25 dei 76ers ormai si trascina da troppo tempo e tutti speriamo che si possa trovare una soluzione al più presto. Questo scambio con i New Orleans Pelicans sistema alcuni problemi di entrambe le squadre e ne lascia irrisolti altri: vi convince? Cosa cambiereste?

Una bella ATO di Oklahoma City

Leggendo solo il record, i Thunder quest’anno sono tranquillamente in lizza per il non ambitissimo premio di peggior squadra della lega. In realtà OKC ha un sacco di giocatori interessanti, tra cui una guardia elettrizzante come Tre Mann.

Qui il coaching staff disegna una splendida ATO – after timeout, le rimesse disegnate dopo il minuto di sospensione – che si conclude con un ottimo alley oop di Josh Giddey per lo stesso Mann.

Derrick White è l’ago della bilancia degli Spurs

Anche se Dejounte Murray e le sue statistiche impressionanti stanno ricevendo la maggior parte dell’attenzione mediatica, probabilmente non è il giocatore più determinante per le vittorie della compagine di Coach Popovich.

San Antonio è una squadra estremamente migliore quando Derrick White scende in campo, e il saldo di risultati positivi e negativi con lui in quintetto sembra confermarlo. Come dite? Cherry picking? A noi non interessa.

I passi avanti in difesa di Zach LaVine

Per tutta la carriera Zach LaVine è sempre stato considerato un difensore sotto la media, nonostante i mezzi fisici e atletici potessero far presagire il contrario. A Minnesota erano le disattenzioni lontano dalla palla a condannarlo, a Chicago invece la pesantezza del carico offensivo non gli permetteva di impegnarsi a dovere nella sua metà campo.

Quest’anno i Bulls hanno altri giocatori di ottimo livello a gestire l’attacco, perciò LaVine ha potuto applicarsi maggiormente anche in difesa: i risultati sono stati discreti, come mostra questo tweet del nostro Andrea Bandiziol.

La difesa degli Hawks necessita di De’Andre Hunter

Dopo gli splendidi playoff dello scorso anno, Atlanta sta faticando molto durante questa stagione: tra infortuni, stop dettati dal temutissimo health and safety protocol e malumori interni, la difesa è crollata fino al terzultimo posto nella lega, e parte del problema coincide col fatto che Hunter abbia giocato solo 14 partite finora.

Il #12 degli Hawks è il miglior difensore sulle ali a disposizione di Coach McMillan, e questo ottimo possesso giocato contro una superstar come Jimmy Butler lo conferma.

Hassan Whiteside – Italian Fan Club, parte 2

Il nostro Alexandros Moussass tifa Jazz, perciò non è un grande estimatore dei minuti che Snyder concede all’ex centro di Miami e Sacramento. Alexandros però, volente o nolente, è costretto a vederlo giocare e affossare la sua squadra con il suo impegno nullo.

Alexandros reagisce ai blooper di Whiteside con tweet di questo tipo, come avevamo già dettagliato nel primo volume di #TrueTweeting. Nella vita non reagite alle avversità con rabbia, bensì fate come Alexandros.

Adesso è chiaro perché la scorsa settimana i piani alti ci avevano bloccato, vero?

Jaren Jackson Jr. continua a maturare

I Grizzlies sono la squadra più calda della lega, hanno terminato da poco una striscia da 11 vittorie consecutive e stanno disputando una stagione molto al di sopra delle aspettative. Al di là dell’apporto straordinario di Ja Morant e dell’aiuto di tutti i comprimari, parte del credito va dato a Jaren Jackson Jr.

Fresco di rinnovo contrattuale, JJJ sta completando la trasformazione in lungo capace di giocare bene sia da 4 sia da 5, mettendo in mostra miglioramenti sostanziali rispetto agli scorsi anni: per ora il centro titolare è ancora Adams, ma non è da escludere (anzi) che Memphis a lungo termine veda il suo #13 in quel ruolo.

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La Redazione
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