#TrueTweeting, volume 1

true tweeting
Copertina di Matia Di Vito

Benvenuti alla prima puntata di #TrueTweeting, la rubrica settimanale che raccoglierà i cinguettii più interessanti degli ultimi sette giorni dei membri della redazione di True Shooting!

Ogni tweet sarà brevemente introdotto, così da fornire un minimo di contesto a ciò che leggerete. Non dimenticate di seguirci sui nostri profili social (Twitter, Facebook e Instagram) e di seguire anche i nostri autori, così potrete rimanere sempre al passo con gli approfondimenti sulla vostra squadra preferita.

Questa settimana andremo a scoprire i notevoli miglioramenti di Garland, un grande attestato di stima a Hassan Whiteside, un apprezzamento al coaching tree di Gregg Popovich e molto altro.

Brooklyn ha un uomo in più

L’inizio di stagione dei Nets – tra l’affaire Irving e il ritorno non semplice di Harden – non è stato dei più tranquilli, e le rotazioni di Coach Nash confermano come Brooklyn stia ancora cercando la quadra. Dopo il 2-2 di inizio stagione, KD e compagni però hanno cominciato a macinare gioco, aiutati da un calendario relativamente favorevole e dalle buone prestazioni di alcuni gregari.

Oltre alla seconda giovinezza di LaMarcus Aldridge, che si è guadagnato un posto da titolare, è da segnalare l’apporto dell’insospettabile DeAndre’ Bembry: l’ex Hawks sta tirando come mai aveva fatto e dando il solito contributo fatto di grinta e difesa, guadagnandosi anche il posto da titolare dopo l’infortunio patito da Joe Harris. Forse il tiro non è sostenibile, ma questa è un’ottima notizia per Nash e il suo staff.

L’esplosione di Darius Garland

I Cavaliers sono indubbiamente la più grande sorpresa di questo inizio di stagione: al momento si stanno giocando un posto per garantirsi l’accesso diretto ai playoff, qualcosa di impensabile prima dell’inizio della stagione.

Parte del merito va attribuita anche a Darius Garland: dopo l’infortunio di Sexton il #10 ha preso in mano le redini della squadra e ha fatto vedere dei miglioramenti incoraggianti in ogni aspetto del gioco. L’ex quinta scelta assoluta ora è affiancato da Isaac Okoro e Ricky Rubio, due giocatori che si sposano meglio con le sue caratteristiche.

Brutte notizie per Sexton, che alla fine dell’anno cercherà di strappare il primo contratto remunerativo della sua giovane carriera: mai dire mai, ma chi si sorprenderebbe se Cleveland decidesse di puntare su Garland?

Ode a Garrison Mathews

I role player che conoscono il proprio ruolo, giocano entro i propri limiti e sanno tirare da fuori senza affondare in difesa sono merce pregiatissima nella NBA del 2021, quasi 2022. E allora perché un giocatore di questo tipo e di soli 25 anni di età non è ancora stato firmato con un vero contratto?

In una Houston in ricostruzione, una delle note più positive di questo inizio è stata proprio Garrison Mathews, che ha firmato un contratto two-way con la franchigia del Texas: tira 7 triple a gara e le converte con un ottimo 42%, non fa danni in difesa e non forza troppi tiri.

Saremmo veramente sorpresi se qualche front office non cercasse di blindarlo con un contratto pluriennale a cifre contenute prima dell’inizio della prossima stagione.

Semplicemente Trae Young

Gli Hawks quest’anno sono partiti con un record di 4-9, ma non si sono persi d’animo: gli infortuni erano (e sono ancora) tanti, ma solo qualche mese prima tutto il mondo aveva visto di cosa fossero capaci. Dopo quell’inizio balbettante Atlanta ne ha vinte sette di fila, trascinata dal proprio giocatore franchigia.

Nonostante gli apparenti limiti fisici e atletici, Trae Young si sta affermando come una delle migliori point guard della lega: la sua efficienza è migliorata di molto e la squadra si fida ciecamente di lui. Già, i limiti sono solo apparenti, ed eccone un esempio: la sua altezza non gli dovrebbe permettere di effettuare questo passaggio, ma lui non lo sa e lo completa ugualmente.

Hassan Whiteside – Italian fan club

Alla quarta squadra diversa negli ultimi quattro anni, Hassan Whiteside ha raramente lasciato buoni ricordi dietro di sé. Nonostante ciò, ogni anno qualche front office si convince che sia una buona idea dare un minimo a un centro di 32 anni senza particolari abilità.

Il nostro Alexandros Moussas invoca da tempo l’utilizzo di lineup diverse e l’esclusione dalle rotazioni dell’ex Heat, perciò in questo tweet chiede – in maniera chiaramente disinteressata – quali siano i tempi di recupero per un infortunio come quello subito dall’ex Heat.

Un ottimo tiro dei Lakers

In queste prime partite la squadra più nobile di Los Angeles sta faticando enormemente, dando adito a tutti dubbi che circondavano la squadra prima dell’inizio della stagione. La costruzione del roster sembra fallata, lo spacing è pressoché inesistente e le stelle non stanno rendendo come dovuto.

Nonostante ciò, in questo tweet viene spiegato molto dettagliatamente la costruzione di questa tripla dall’angolo di Malik Monk, con tutti i cinque giocatori che vengono coinvolti nell’azione e che generano un canestro da tre punti.

L’impronta di Gregg Popovich sulla lega

L’attuale allenatore dei San Antonio Spurs è indubbiamente uno dei migliori head coach di sempre e, impatto positivo dei giocatori permettendo, a breve potrebbe diventare anche il più vincente di sempre per quanto riguarda le partite di regular season.

La pallacanestro altruista di Popovich ha vinto e ha fatto divertire per più di vent’anni, e tante squadre hanno provato a replicarla tramite l’assunzione di suoi diretti collaboratori. Il cosiddetto coaching tree di Pop (che tra gli altri comprende Kerr, Budenholzer e Monty Williams) è impressionante, e i suoi “discepoli” stanno portando avanti la tradizione del passarsi la palla e reagire a ciò che fa la difesa.

Uno sguardo all’Europa

Se vi piace l’Eurolega non potete non ascoltare Four Point Play, e anche se non vi piace i nostri conduttori faranno di tutto per farvi cambiare idea. Il focus di questo tweet è Matthew Strazel, il gioiellino dell’ASVEL (la stessa squadra che a roster vanta Victor Wembanyama, considerato “il miglior prospetto al mondo”).

La squadra francese è giovane, ben allenata e gioca una pallacanestro divertente mentre lotta per un posto ai playoff: come si fa a non amarli?

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La Redazione
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