Preview Heat-Hawks 2021/22: sfida tra opposti

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Copertina di Marco D'Amato

Alle 19 italiane di oggi avrà inizio la sfida tra primo e ottavo seed della Eastern Conference che vede contrapposti i Miami Heat e gli Atlanta Hawks, due squadre che hanno disputato stagioni regolari diametralmente opposte sia tra loro che in relazione a quelle dell’anno scorso.

Gli Heat si presentano ai nastri di partenza dei playoffs dopo aver disputato una regular season straordinaria in relazione alle numerose assenze delle proprie stelle, forti di una rotazione sorprendentemente profonda e di un sistema difensivo e offensivo (a esclusione di alcune prestazioni opache) molto efficienti. La poco brillante stagione 2020/21, culminata con la faticosa conquista del sesto posto e terminata con un sonoro 4-0 al primo turno da parte dei Bucks, sembra essere solo un brutto ricordo.

Gli Hawks, invece, non sono riusciti a replicare quanto di buono avevano messo in mostra nella stupefacente stagione 2020/21 conclusa alle Conference Finals, e si sono dovuti sudare un posto ai playoffs per tutta la stagione, riuscendo ad agguantare il play-in grazie a un monumentale Trae Young nelle partite post-All Star Game (29.6 punti di media con 10.6 assist tirando 47/38/92 in 23 uscite) che ha consentito loro di vincere 15 delle ultime 24 partite, finire noni e sconfiggere, nell’ordine, Charlotte Hornets e Cleveland Cavaliers per ottenere l’ultima posizione disponibile per i playoffs.

Le assenze di John Collins e Clint Capela

Uno dei punti chiave per questa serie sarà sicuramente l’assenza dei due lunghi titolari degli Atlanta Hawks; in particolare quella di John Collins, che si trascina problemi fisici da metà febbraio, è sicuramente un’assenza pesante e non sostituibile.

Il gioco a due caratteristico tra Collins e Trae è una grande arma offensiva che aiuterebbe in maniera decisiva ad aprire le gabbie della difesa Heat, impedendo ad Adebayo di essere troppo sicuro di poter switchare su Young senza conseguenze. Collins, inoltre, sarebbe stato sicuramente molto utile nel proteggere il ferro in aiuto contro un giocatore come Butler, che ama andare al ferro per assorbire il contatto e guadagnare un fallo. Il grande problema della sua assenza è anche la difficoltà nel sostituirlo: in questo momento, le uniche ali non infortunate in rotazione sono Gallinari (deputato a partire al posto di Collins e ad assorbirne la maggior parte dei minuti), Hunter (deputato a partire da 3 e a giocare da 4 in situazioni di emergenza) e Luwawu-Cabarrot; per questo motivo, potremmo rivedere con costanza le lineup con Bogdanović e Huerter in campo contemporaneamente, come durante gli scorsi playoff, con Hunter che giocherà appunto da 4.

L’assenza di Capela, invece, sembra essere meno pesante. Il lungo svizzero avrebbe fatto molto comodo soprattutto a rimbalzo, costringendo gli Heat ad essere titubanti nel cambiare su tutto per paura del rimbalzo offensivo. Okongwu, però, può sostituirlo dal punto di vista difensivo accoppiandosi molto bene con Adebayo. Tuttavia, avere disponibile Capela sarebbe stato fondamentale per riuscire a far rifiatare una rotazione lunghi incredibilmente risicata e, allo stesso tempo, per punire un reparto lunghi non così profondo come quello di Miami.

Il dover dare circa 38-40 minuti a Gallinari da 4 potrebbe essere un problema per la già pessima difesa Hawks: non è un segreto che l’attacco di Miami a difesa schierata faccia fatica, ma avere in campo contemporaneamente per così tanto tempo due difensori parecchio sotto media come Trae Young e Danilo Gallinari potrebbe essere problematico. Sarà interessante vedere come Miami sfrutterà questo problema per portare la bilancia della serie abbondantemente dalla propria parte.

Trae Young: nemico pubblico numero un(ic)o

Lo sappiamo ormai da anni, gli Atlanta Hawks, anche al completo, vivono e muoiono con Trae Young: il playmaker ex-Oklahoma Sooner gestisce la gran parte dei possessi offensivi della sua squadra, manipolando sapientemente le difese avversarie e, allo stesso tempo, segnando con una costanza e un’efficienza impressionanti per un giocatore di quella stazza. Inoltre, se consideriamo le assenze del duo Collins-Capela di cui sopra, è facile comprendere come le sorti di questi azzoppati Hawks dipendano quasi esclusivamente dalle prestazioni di Young.

Fortunatamente, gli Heat dispongono sia di diversi giocatori in grado di limitare la stella degli Hawks che di un sistema difensivo estremamente efficiente e dinamico, condizione fondamentale per tentare di neutralizzare un manipolatore di difese come Young. Verosimilmente su quest’ultimo si alterneranno Lowry (ovvero il giocatore degli Heat che più l’ha marcato in regular season), Vincent, Caleb Martin e, in minor misura, P.J. Tucker, che, in coppia con Adebayo, potrebbe risultare essere un cheat code nei pick and roll cambiando sistematicamente (a maggior ragione vista l’assenza di un ottimo rollante e finisher come Capela).

Qualora Trae Young fosse in stato di grazia, la pessima difesa degli Hawks consentirebbe a Coach Spoestra di utilizzare lineup prettamente difensive anche a costo di sacrificare l’efficienza offensiva, dato che nella metà campo avversaria la resistenza che Miami troverebbe non dovrebbe essere eccessiva. Data la presenza di numerosi ottimi difensori lontano dalla palla, gli Heat potrebbero anche scegliere di raddoppiare Young nei pick and roll cercando di allontanarlo dal canestro e oscuragli le linee di passaggio, costringendo così i vari Huerter, Bogdanović e Hunter a prendere decisioni contro una difesa molto preparata.

Questa versatilità difensiva degli Heat potrebbe essere sfruttata anche nella difesa a zona (prettamente 2-3) anche se le abilità da passatore di Young e il fatto che gli Hawks siano stati la seconda squadra per percentuale da 3 punti in regular season (37.4% appena dietro al 37.9% proprio degli Heat) potrebbero dissuadere Coach Spo a utilizzare questa difesa, nonostante gli eccellenti istinti lontano dalla palla di Butler e Adebayo su tutti.

Infine, il roster di questa stagione della squadra della Florida, a differenza di quello dell’anno scorso, è adatto a contrastare il famigerato mismatch hunting di Trae Young, che prevede un blocco per Trae da parte dell’attaccante marcato dal peggior difensore avversario così da far scattare il cambio difensivo e lasciare Young libero di torturare il malcapitato difensore. La seguente azione è emblematica: come ultimo tiro del quarto Young vuole liberarsi di Caleb Martin e ottenere un cambio contro Strus, ma l’attenzione di Butler e Adebayo impedisce tutto ciò costringendo Trae a tirare da 10 metri (e segnare, cosa che quando affronti Young devi mettere in conto).

Se in campo ci fosse stato un altro difensore sotto la media (Herro o Robinson) probabilmente gli Heat avrebbero avuto difficoltà nel nasconderli e Atlanta avrebbe potuto prendere un tiro più semplice.

Le rotazioni

Atlanta Hawks

Come abbiamo detto in precedenza, a cause degli infortuni di Collins e Capela la rotazione Hawks sarà ridotta all’osso. Il quintetto titolare sarà presumibilmente il solito, con Okongwu al posto di Capela: Trae, Huerter, Hunter, Gallinari, Okongwu.

Dalla panca il giocatore che giocherà più minuti sarà sicuramente Bogdanović, che avrà il compito di far rifiatare sia Hunter che Huerter, a turno. Il secondo con più minuti dalla panca sarà Delon Wright, che dovrà giocare sia nei minuti senza Trae che in una decina di minuti insieme a quest’ultimo per non affaticare troppo la coppia Huerter-Bogdanović. La terza pedina importante sarà Luwawu-Cabarrot. L’ala francese avrà il compito di prendere il posto di Hunter per far sì che il secondo possa giocare da 4 per sopperire all’assenza di Collins. Gorgui Dieng, infine, potrebbe essere l’ultimo giocatore in rotazione: vista l’assenza di Capela sarà necessario far rifiatare Okongwu mettendo altri centimetri per contrastare Adebayo e per proteggere il ferro dalle incursioni dei vari Butler, Herro e dello stesso Bam.

Sarà interessante vedere come McMillan, che solitamente non sperimenta particolarmente, si adeguerà agli infortuni, e come la squadra reagirà alle pressioni imposte dal giocare in ruoli diversi da quelli canonici.

Miami Heat

Al contrario di Atlanta, Miami si presenterà ai nastri di partenza con la squadra al completo (P.J. Tucker ha recuperato dal recente infortunio al polpaccio destro) e con circa una settimana di riposo alle spalle, aspetto fondamentale per una squadra dall’età media piuttosto avanzata.

Erik Spoelstra dovrà quindi decidere chi tra gli 11 giocatori che hanno speso minuti importanti sul parquet nel corso della stagione avrà un posto fisso nella rotazione in questi playoffs. Molto probabilmente il quintetto resterà quello visto nelle ultime due settimane di regular season, ovvero Lowry, Strus, Butler, Tucker e Adebayo, con Vincent, Robinson, Caleb Martin e Dedmon dalla panca. Tuttavia, Coach Spoelstra avrà anche a disposizione Victor Oladipo e Markieff Morris, due giocatori che potrebbero tranquillamente stare in campo in partite di post season ma che sono stati momentaneamente esclusi dalle rotazioni per evitare di sbilanciare gli equilibri costruiti durante la stagione regolare. Nel caso in cui ci fosse bisogno di dare una scossa alla partita, però, Spoelstra non si farebbe alcun problema a buttarli nella mischia in base a ciò di cui la sua squadra avrebbe bisogno in determinate situazioni.

Pronostici

Matteo: Miami è chiaramente favorita in questa serie, ma i problemi nell’attacco a metà campo potrebbero, nelle migliori serate degli Hawks, condurre a una sconfitta. Sarà sicuramente interessante vedere uno dei migliori attacchi della lega contro una delle migliori difese e, dall’altra parte, uno dei peggiori attacchi a metà campo contro una delle peggiori difese. Filosofie agli antipodi che si scontrano e potrebbero regalarci una bella serie. Il mio pronostico, viste le condizioni fisiche di Capela e Collins, è 4-1 Heat, con una piccola chance che gli Hawks riescano, però, a strappare un paio di gare in più finendo in 7.

Davide: Trae Young è uno dei pochi giocatori in grado di vincere una partita da solo, grazie a una combinazione letale di abilità da scorer e da passatore. Tuttavia, sconfiggere per 4 volte questi Heat, per di più senza i due lunghi titolari, ha tutta l’aria di essere una missione impossibile. Se a tutto ciò aggiungiamo la pessima fase difensiva di Atlanta, che ridimensionerà i noti problemi dell’attacco a difesa schierata degli Heat (119.5 di OffRtg nelle 4 partite di regular season contro gli Hawks) non vedo come questa serie possa andare oltre le 6 partite. Per questo motivo il mio pronostico è 4-2 Miami.

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Davide Possagno
Sono un Heat-Lifer ormai da oltre 10 anni, da quando comprai il dvd su Dwyane Wade in edicola: fu amore a prima vista. Ancora maledico Pat Riley per aver maxato Whiteside, privandoci così del nostro Flash per un interminabile anno e mezzo.
Matteo Berta
Matteo, studente di ingegneria informatica a Torino. Si è innamorato dei Clippers nello stesso modo di tanti altri, vedere Chris Paul che alza il pallone a Blake Griffin a 12 anni era uno spettacolo. Crescendo si è innamorato di Trae Young e delle prospettive di questi Atlanta Hawks.